Il Forum di johnkennedy.it Il forum sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy

Risposta a Mazzucco

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    Diego Verdegiglio
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    00 28/01/2005 12:29
    Ti ringrazio, Massimo, per le tue parole. Ritorno ad attendere che tu finisca di leggere il tutto. Come potrai vedere dall'indice, alla cronologia segue una parte che racconta cosa successe a Dallas in quei giorni, poi l'inizio delle inchieste, le critiche alle inchieste, l'inchiesta Garrison, il film di Stone e il Vietnam, le falsità dei mezzi di comunicazione, anche italiani, e, a chiudere, le appendici di giornalismo,medicina legale, balistica e crminologia. Mi è sembrato un lavoro, come credo si dica in inglese, "in progress", partendo dagli eventi di allora fino al 1998.A presto. Ciao. DV
    Diego Verdegiglio
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    mazzucco3
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    00 29/01/2005 11:46
    Resto in attesa di sapere cosa fare riguardo alla controrisposta sulle foto della Luna che debbo a Stefano. La pagina che dovrei preparare richiederebbe un minimo di tempo, e vorrei avere da Stefano la conferma che gli interessa davvero proseguire sull'argomento (nel qual caso lo farò volentierissimo).

    Massimo
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    Diego Verdegiglio
    Post: 721
    Registrato il: 18/11/2002
    Veterano
    00 29/01/2005 12:50
    "Frù frù"? (vago sapore gay?)"Non ILLUDERTI di cavartela"?"Te lo CONCEDO..."?".Ma come e cosa scrivi caro Massimo? (mi viene in mente il manzoniano "Come parli, frate?" di Don Rodrigo a Fra' Cristoforo...). Guarda, se ti fa piacere ti dico che sono spaventatissimo e atterrito dalle tue intimidazioni e dal tuo tono, sono qui tutto tremante che attendo l'Inquisitore che mi farà a pezzi, sono davvero preoccupato e non ci dormo la notte. Ti sono grato e deferente per avermi "concesso" almeno in questo spazio di poter dubitare della tua tesi del NON sbarco sulla Luna e ti chiedo scusa per essermi permesso. Non lo farò più, lo giuro solennemente: sono davvero un idiota e il mio libro sullo Spazio va messo al rogo. Erano tre anni che attendevo il Giusto Punitore Pubblico che mi svergognasse in pubblico e mi mettesse alla gogna per ciò che ho scritto. Sono qui come Don Abbondio che attende ("come l'albero che, calato il vento, attende la grandine") le parole di Federigo Borromeo, tanto per restare al Manzoni: il fatto è che, come Don Abbondio, "il coraggio uno non se lo può dare" e io ho davvero paura di non poter contrastare validamente le tue contestazioni, quando arriveranno. Ho pronti la cenere da mettere sul capo e il cilicio penitenziale. Spero, mio sire, che a un certo punto avrai pietà di me e potrai concedermi la tua benevola grazia...
    Un pò di umorismo non fa mai male, caro Massimo. Alleggerisce i toni e fa diventare tutto un po'... frù frù, non ti pare?
    Diego Verdegiglio
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    carmelo pugliatti
    Post: 347
    Registrato il: 17/12/2002
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    00 29/01/2005 17:03
    Dopo le risposte del signor Stefano le tre domande sulle ombre sono subito diventate "quintali di argomentazioni". Un atteggiamento piuttosto "frù frù".

    [Modificato da carmelo pugliatti 29/01/2005 17.13]

    carmelo pugliatti
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    mazzucco3
    Post: 56
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    Novizio
    00 29/01/2005 19:47
    Boh. Diego, sarà anche umorismo, ma fatico a capirti. Per fortuna che i post vanno in ordine di tempo: faccio notare a chiunque sia incaricato di controllare i contenuti, se esiste, che - di nuovo - non sono io ad avere riaperto la questione Luna.

    Dopodichè Diego ti domando: senza tanti giri di parole, vuoi spiegarmi tu quelle foto così "terrestri", SI o NO? Perchè uno può ironizzare finchè vuole, ma alla fine il problema resta quello. Oppure, se non ti piacciono quelle tre domande, ne ho altre 27 da fare. O credi forse che basti aver scritto un libro per avere ragione a priori su qualsiasi cosa?

    Io sono in grado di criticare con valide argomentazioni almeno dieci aspetti diversi dele foto sulla Luna. C'è qualcuno che è seriamente interessato? Se si, mi si dica cosa fare. Se no, cosa fare ve lo dico io. Perchè sono abbastanza stufo di perdere tempo dietro ai giochi di parole.

    Massimo

    Rimango in attesa di sapere cosa fare per la controrisposta che devo a Stefano sulle foto sulla Luna. E tre.
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    Stefano F.
    Post: 329
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    00 29/01/2005 20:22
    Per Mazzucco
    Scusate, ho letto solo ora gli appelli di Mazzucco.
    Visto che per ora non c'è alternativa per collocare efficacemente altrove la discussione, personalmento sono disponibile a discuterne qui, con la limitazione di interrompere subito se FF considera il tutto troppo OT- cosa del resto comprensibile e condivisibile-.

    Per tornare alle domande fondamentali linkate ,resto convinto delle mie risposte, che spero troverà almeno plausibili.
    Ritengo inoltre importante partire da delle nozioni condivise sulla tecnica fotografica.
    A mio avviso, nelle foto presentate non è presente nessun ragionevole dubbio (per richiamare la questione di metodo) che possa inficiare la collocazione "naturale" ( nel senso di di suolo lunare) degli astronauti.
    Stefano
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    mazzucco3
    Post: 57
    Registrato il: 10/12/2004
    Novizio
    00 29/01/2005 21:43
    D'accordo Stefano, preparerò allora un pagina apposita, completa, che monto sul mio server, poi ti avviso (dammi un giorno o due al massimo). Conterrà naturalmente anche la motivazione per cui sostengo che le tue risposte non siano tecnicamente valide.

    Mi rendo perfettamente conto di essere molto sbrigativo in certe conclusioni, che possono essere ovvie per chi è del mestiere ma non necessariamente lo sono per chi non lo è. (Calcola che per me, o per qualunque altro professionista, giudicare quelle foto è come per un intenditore di cavalli distinguere a prima vista il brocco dal campione, o per il collezionista d'arte un gauguin da un doppione qualunque. E mi rendo perfettamente conto di apparire presuntuoso oltre ogni limite, non preoccuparti, ma detesto ancora di più la falsa modestia, e quando di una cosa sono sicuro non ho nessun problema in quel senso. Quando si sarà poi dimostrato che avevo ragione conto di venir perdonato).

    Massimo

    A sostegno di un minimo di credibilità, ti invito intanto a dare un'occhiata a questo mia nuova "attività". www.photoart.luogocomune.net
    Nasce, curiosamente, dalla necessità proprio di riuscire a fare "in studio" delle foto che dovrebbero essere riprese in esterni. E sappi che prima che arrivassero i computer le avevo provate tutte - io come moltissimi altri nel mio ramo. Ma i risultati erano praticamente identici a quelli disastrosi delle foto della nasa. Ecco perchè per me è particolarmente facile vedere i difetti: sono gli stessi che mi hanno perseguitato per anni, finchè dovetti rinunciare, in attesa dell'era digitale.

    PS. Anche se FF dovesse "considerare il tutto troppo OT" non c'è problema, proseguiamo da me su pagine private. A me interessava sapere che tu fossi davvero interessato a discuterne, per ovvii motivi.

    A presto

    Massimo

    [Modificato da mazzucco3 29/01/2005 21.54]

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    edantes
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    00 29/01/2005 23:50
    Sign.Mazzucco, Lei conosce ''11 Settembre:dietro le torri, dentro le torri'' di Mauro Bottarelli?.E'un'inchiesta giornalistica sui fatti dell'11 Settembre, con la quale l'autore, con grande abilità, cerca di sfuggire a certi luoghi comuni, che presentano come unica verità quella di un attacco infame commesso dalla barbarie islamica nei confronti di una civiltà occidentale ''superiore'', come l'ha definita il sempre disponibile(al padrone americano) presidente del consiglio di quella associazione a delinquere che si chiama governo della Repubblica.

    Marcello.

    [Modificato da edantes 29/01/2005 23.51]

    [Modificato da edantes 29/01/2005 23.52]

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    carmelo pugliatti
    Post: 348
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    00 30/01/2005 02:52
    Re:

    Scritto da: edantes 29/01/2005 23.50
    Sign.Mazzucco, Lei conosce ''11 Settembre:dietro le torri, dentro le torri'' di Mauro Bottarelli?.E'un'inchiesta giornalistica sui fatti dell'11 Settembre, con la quale l'autore, con grande abilità, cerca di sfuggire a certi luoghi comuni, che presentano come unica verità quella di un attacco infame commesso dalla barbarie islamica nei confronti di una civiltà occidentale ''superiore'', come l'ha definita il sempre disponibile(al padrone americano) presidente del consiglio di quella associazione a delinquere che si chiama governo della Repubblica.

    Marcello.

    [Modificato da edantes 29/01/2005 23.51]

    [Modificato da edantes 29/01/2005 23.52]


    Questo è parlare chiaro, finalmente ! Ma come si fa a definire "civiltà" quella degli occidentali? vuoi mettere una bella repubblica teocratica islamica che lapida le adultere , infibula le bambine,condanna a morte i dissidenti ed incoraggia i giovani al martirio ! questa si che è una civiltà superiore!

    [Modificato da carmelo pugliatti 30/01/2005 2.53]

    carmelo pugliatti
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    Diego Verdegiglio
    Post: 725
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    00 30/01/2005 04:17
    Si prepari a ricevere le accuse di essere razzista,fascista,reazionario e xenofobo, caro Pugliatti. Conosco quella mentalità. Roba da non credere...
    Diego Verdegiglio
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    Federico Ferrero
    Post: 358
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    00 30/01/2005 09:51
    In veste di moderatore:

    1) se il "controllore" non interviene è perché non ritiene di dover intervenire (Massimo, lo dico soprattutto a te che ne invochi spesso l'avvento: mi pare tu abbia sufficiente dialettica per non "chiamare la maestra" ogni volta che qualcuno ti contraddice...)

    2) sul fatto di ospitare argomentazioni fuori tema, ripeto: mi sento in imbarazzo a far convivere le argomentazioni sul caso Kennedy con queste, anche solo per rispetto nei confronti di chi si è fatto un **** così per portare le navicelle spaziali sulla Luna o chi, peggio, ha perso la vita in alcune di quelle missioni.
    Federico Ferrero
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    mazzucco3
    Post: 58
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    Novizio
    00 30/01/2005 10:33
    Giusto, Federico. Come hai potuto notare, me la cavo benissimo anche da solo. Quando richiedevo il tuo intervento era in realtà per evitare degenerazioni, poichè "vedevo avanti" almeno di un paio di mosse: da una parte so di non essere uno che sta zitto di fronte alle provocazioni, dall'altra cercavo di rispettare io per primo le regole di questo forum. Ma evidentemente questo non interessa più di tanto nemmeno a te: ad esempio, come li leggi gli ultimi interventi che precedono questo mio post, dove di nuovo mi si provoca gratuitamente sul 9-11, quando l'argomento a detta di tutti era meglio averlo chiuso? Te ne eri accorto almeno? Hai detto qualcosa?

    E poi ti lamenti che si vada off topic.

    Continuerò quindi il dialogo sulle foto con Stefano, o qui o da me, se necessario, visto che continui a non dirmi con precisione cosa fare al riguardo. Per tutti gli altri, compreso Diego, vedo che leggono solo i post che gli fa comodo leggere, e si danno delle gran pacche sulle spalle l'uno con l'altro, ma intanto di risposte serie continuano a non trovarne. Li lascio quindi al loro auto-divertimento, e non getto più tempo inutilmente.

    Ci vediamo comunque tutti al traguardo. (Com'era quel proverbio sulle persone che ridono...?)

    Massimo

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    carmelo pugliatti
    Post: 349
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    00 30/01/2005 14:47
    Re:

    Scritto da: mazzucco3 30/01/2005 10.33
    Ci vediamo comunque tutti al traguardo. (Com'era quel proverbio sulle persone che ridono...?)

    Massimo


    Forse, "risus abundat in ore stultorum",ossia "il riso abbonda nella bocca degli sciocchi",oppure,"ride bene chi ride ultimo". C è ne è anche un altro molto carino: "quando il saggio indica la luna,lo stolto guarda il dito",o forse l ombra del dito.

    [Modificato da carmelo pugliatti 30/01/2005 15.30]

    carmelo pugliatti
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    edantes
    Post: 51
    Registrato il: 15/10/2004
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    00 30/01/2005 17:37
    Sign.Mazzucco,

    Volevo solo sapere se conosce il libro di cui ho parlato nel mio ultimo messaggio,e non alimentare altre polemiche.Non capisco perchè ha chiesto l'intervento del moderatore.Ho fatto questa domanda in questo spazio, perchè è stato aperto per le discussioni O.T.Non era una provocazione.
    E non capisco le polemiche del Sign.Pugliatti, visto che il sottoscritto non ha parlato di civiltà islamica superiore,ma ho solo voluto ricordare le dichiarazioni vergognose del capo del governo nei confronti dell'islam, che non è proprio come lo descrive Lei, egregio Sign.Pugliatti.Comunque,o Lei, Sign.Pugliatti, non ha capito il senso del mio messaggio, o lo ha stravolto a proprio comodo.

    Al Dott.Verdegiglio:

    A chi si stava rivolgendo col suo messaggio?

    [Modificato da edantes 30/01/2005 17.41]

    [Modificato da edantes 30/01/2005 17.43]

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    mazzucco3
    Post: 59
    Registrato il: 10/12/2004
    Novizio
    00 30/01/2005 20:26
    Sig. Marcello: mi scusi, in questo clima di ambiguità di fondo non avevo distinto che il suo fosse un messaggio serio. No, non conosco il libro di cui parla, nè so a questo punto se e quali threads lei abbia seguito finora, ma sul mio sito ho cercato fare un lavoro di riassunto delle varie voci che protestano la versione ufficiale dei fatti di quel giorno. Non credo certo di "farmi pubblicità" in questa sede, indicandoglielo. Mi interesserebbe sapere se c'è qualche aspetto della faccenda che il libro ha coperto e che io abbia ignorato.

    Mi scusi ancora, di solito non è mia abitudine tralasciare di rispondere.

    Massimo
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    edantes
    Post: 52
    Registrato il: 15/10/2004
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    00 30/01/2005 22:21
    X Il Sign.Mazzucco:

    Ok,vedrò di risponderLe nel suo sito.

    Saluti.

    Marcello.
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    mazzucco3
    Post: 60
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    Novizio
    00 31/01/2005 00:38
    Può anche usare la mia e-mail, anche perchè in questo momento non ho discussioni aperte sul 9-11.

    mazzucco@aol.com

    A presto

    Massimo
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    Diego Verdegiglio
    Post: 728
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    00 31/01/2005 00:56
    A nessuno in particolare, Signor Marcello.
    Diego Verdegiglio
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    Diego Verdegiglio
    Post: 729
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    00 31/01/2005 19:04
    Guarda che Luna...
    Associazione Astrofili Trentini
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    Indice di questo Notiziario



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    Notiziario n. 15 - Inverno 1999

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    L'uomo sbarcò davvero sulla Luna?
    di Rogier Van Bakel

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    Milioni di persone credono che l'atterraggio sulla luna sia stato una truffa da 25 miliardi di dollari perpetrata dalla Nasa, come suggeriva il controverso servizio fotografico che David Percy presentò sulla rivista Fortean Times 94. In questo articolo Roger Van Bakel interviene nella diatriba tra gli animati teorizzatori del complotto e gli esasperati ufficiali della Nasa.



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    I libri di storia mentono... così come i video commemorativi e le tazze di caffè con le orgogliose facce sorridenti di Neil Armstrong, Edwin Aldrin e Michael Collins. Quando Armstrong scese giù da quella scaletta proclamando che si trattava solo di un piccolo passo per lui ma di un grande passo per l'umanità, stava in realtà posando il piede su un solido palcoscenico coperto di polvere all'interno di un segretissimo studio televisivo nel deserto del Nevada. I "dottori" della Nasa falsificarono completamente l'atterraggio dell'uomo sulla luna. Più precisamente, falsificarono tutti e sei gli atterraggi sulla luna spendendo circa 25 miliardi di dollari per dimostrare al mondo che i Russi non potevano competere con gli Stati Uniti nel campo delle esplorazioni spaziali. Almeno questo è il punto di vista di Bill Kaysing, un sostenitore della tesi del complotto che apprezzò molto il servizio fotografico di David Percy. Per più di due decadi aveva provato a distruggere "la notizia più elettrizzante nella storia del ventesimo secolo e probabilmente di tutti i tempi". Nel 1976 scrisse un libro dal titolo appropriato We never went to the moon del quale dichiarò di aver venduto 30.000 copie. Kaysing, un gentile californiano dai capelli bianchi la cui vitalità sembra intaccata dai suoi 75 anni, ha lavorato come capo delle pubblicazioni tecniche per il Dipartimento di Ricerca di Rocketdyne, Santa Susana, dal 1956 al 1963. Rocketdyne è stato il fornitore del motore per gli Apollo.

    "La Nasa non avrebbe potuto portarli sulla luna e loro lo sapevano" dichiara Kaysing ora autore free-lance di libri e riviste. "Negli ultimi 50 anni quando ero a Rocketdyne, fecero uno studio di fattibilità sulle missioni degli astronauti sulla luna. Si scoprì che la probabilità di successo era dello 0,0017 per cento. In altre parole, era senza speranza." Non più tardi del 1967, ricorda Kaysing, tre astronauti morirono in un incendio sulla rampa di lancio, un orrendo culmine di una lunga serie di incidenti. "Ma arrivati al 1969 improvvisamente eravamo in grado di realizzare con successo missioni su missioni. Questo è contro ogni probabilità."

    Ma J.Kennedy era convinto che il tentativo fosse possibile. Infatti, nel maggio del 1961, annunciò che "mandare l'uomo sulla luna e farlo tornare sano e salvo sulla terra" sarebbe stato un obiettivo primario per gli Stati Uniti - un adempimento che riempì di orgoglio gli Americani e di meraviglia il resto del mondo. E così, come pensa Kaysing, la Nasa lo falsificò, secondo il vecchio adagio che ci ricorda come in ogni guerra la verità sia spesso la prima vittima.

    Ma perché la Nasa avrebbe dovuto inscenare tutte le missioni piuttosto che ammettere semplicemente che le passeggiate lunari dovevano essere solo materia per i romanzi di fantascienza? "Lo fecero solo per denaro", disse Kaysing, "ho lavorato in aeronautica abbastanza a lungo per convincermi che fosse questo l'obiettivo".



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    Nessuna stella, nessun cratere, nessuna strada
    Eppure l'abbiamo visto. Mai la televisione ha avuto un effetto più eclatante della trasmissione dell'atterraggio sulla luna. Si trattava del nostro primo assaggio di una realtà virtuale ed ebbe successo. Ora questo personaggio viene a dirci che si trattò di una frode. Con quali prove? Kaysing sottolineò numerose anomalie nelle pubblicazioni della Nasa e nelle trasmissioni televisive e anche nelle immagini che arrivavano dalla luna. Per esempio, perché non si vedevano le stelle in molte delle fotografie prese sulla superficie lunare? Non essendoci l'atmosfera a propagare la loro luce, non dovevano essere chiaramente visibili? E come mai non si distinguono i crateri sotto il modulo per l'atterraggio lunare nonostante il forte getto del suo motore a propulsione? Come spiegano gli esperti della Nasa le immagini degli astronauti sulla luna in cui si vedono varie luci riflesse in ogni lato dei loro caschi - invece delle zone d'ombra che l'aspra luce del sole avrebbe dovuto distribuire? E come si spiega la separazione tra un primo piano nitido e uno sfondo indistinto che si trova in molte foto, come se i creatori di effetti speciali avessero usato uno sfondo dipinto per simulare i promontori più lontani del paesaggio lunare? "Sono tutti indizi di una truffa senza precedenti" conclude Kaysing.

    Ma come ha potuto realmente la Nasa realizzarli? Cosa dire delle immagini televisive che milioni di persone hanno visto nel corso delle sei missioni riuscite... la partenza del razzo dalla rampa di lancio di Cape Kennedy davanti a migliaia di spettatori... la capsula con l'equipaggio che torna a terra, le rocce lunari... e le centinaia di persone impiegate nel programma spaziale sulle quali dover contare per mantenere questo incredibile segreto fino alla tomba? "Facile." dice Kaysing "I razzi partivano con gli astronauti a bordo, ma appena rimanevano senza ossigeno la navicella deviava la sua rotta verso il Polo Sud e finiva in mare dopo aver espulso l'equipaggio. Successivamente l'equipaggio e il modulo di comando venivano caricati su un aereo militare e lanciati nel Pacifico per essere recuperati da una portaerei. Le rocce lunari erano state preparate in un laboratorio geologico della Nasa qui sulla terra. Non erano molte le persone del progetto Apollo al corrente della frode, visto che ricevevano informazioni solo sullo stretto necessario. Buoni in denaro, promozioni, minacce velate potevano aver assicurato il silenzio di quelli che invece sapevano".



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    Assenza di gravità, assenza di prove?
    Kaysing non è il solo ad affermare che la Nasa abbia ingannato il pubblico. Oltre a David Percy c'è anche Bill Brian, 47 anni dell'Oregon, al quale viene attribuito un libro del 1982 dal titolo Moongate. Sebbene Brian pensi che l'ipotesi di Kaysing potrebbe essere fondata, lui ha provato a dare una spiegazione diversa per molte delle incongruenze. La sua teoria è che la missione partì davvero, ma è possibile che per raggiungere la luna sia stato usato un dispositivo segreto per l'assenza di gravità che la Nasa probabilmente progettò copiando parti di navicelle extraterrestri catturate. Brian, due lauree in ingegneria nucleare all'Università di Stato dell'Oregon, sostiene che la gravità sulla luna è simile a quella della terra e, più semplicemente, che la luna dopotutto ha un'atmosfera. Aveva riempito le appendici del suo libro con calcoli complessi per dimostrarlo.

    Ralph René, uno scienziato con la patente di inventore, appoggiò la linea di Kaysing scrivendo due libri che gettavano dubbi sulle ricerche della Nasa. In Was it only a paper moon (1994) e Did Nasa Moon America?, René suggerisce, tra l'altro, che senza una protezione di due metri di spessore, gli astronauti "sarebbero stati bruciati dalle radiazioni" durante il viaggio. Quindi i tentativi di raggiungere la luna erano senza speranza e cinicamente inventarono tutto a spese della gente ingenua. Con grande irritazione della Nasa, milioni di persone ora dubitano dell'autenticità delle missioni lunari. Col passare degli anni l'ufficio del dipartimento dei servizi pubblici è stato sempre più impegnato nel rispondere alle domande di insegnanti increduli, scolari, scrittori e anche senatori, come Alan Cranston e Stoom Thurmond, che avevano aperto un'inchiesta. Appena un anno dopo il primo atterraggio sulla luna un giornale fece un sondaggio su più di 1.700 cittadini americani e venne fuori che poco più del trenta percento delle persone interpellate aveva sospetti sulla missione della Nasa sulla luna.

    Una stima prudente di James Oberg, accolta con soddisfazione da Kaysing, ancora oggi fissa il numero degli scettici a 10-25 milioni di americani. Oberg lavora per la Rockwell, fornitore della Nasa, come ingegnere nelle missioni spaziali, con un interesse speciale al folclore spaziale.

    "I miti hanno la possibilità di sbocciare sul terreno fertile della ricerca scientifica", osserva Oberg, "ogni epoca dell'esplorazione è la stessa da questo punto di vista - dall'età dei Fenici a Giasone e gli Argonauti, a Marco Polo, alle sirene, agli unicorni e tutte quelle creature mitologiche che si celano ai confini della nostra esplorazione. A mio parere è una tipica reazione umana, questo rifiuto, questo voler creare leggende sulla nostra avventura sulla luna. Non sono affatto sorpreso che queste storie o interpretazioni esistano. Anzi sono abbastanza sorpreso che non siano più diffuse."

    D'altra parte, di persone disposte a credere alle fandonie se ne possono trovare molte, sia qui che all'estero. Secondo Oberg "ai bambini cubani viene insegnato, ufficialmente, che la tecnologia spaziale degli Yankee è fallita miseramente e che la Nasa è stata costretta ad inventare tutte le missioni sulla luna".

    Anche molti seguaci della New Age contestano la possibilità delle imprese sulla luna, così come gli Hare Krishna, i fondamentalisti islamici e qualche chiesa cristiana non ufficiale come la società Flat Earth, i cui adepti paragonano la rampa di lancio alla torre di Babele.

    L'eccentricità di queste convinzioni non serve a scoraggiare Oberg: "Io rispetto la visione del mondo che ha questa gente. Mi affascina il modo in cui ci ricordano costantemente che non è possibile fermarsi alla conoscenza comune, che non ci si può accontentare di un'interpretazione tradizionale dei fatti sebbene queste interpretazioni siano il più delle volte giuste. Inoltre trovo la loro patologia di ragionamento, o non ragionamento, irresistibile. Noi definiamo salute ciò che è ai confini della patologia, e io provo a definire il pensiero razionale l'esaminare i casi fuori dal comune."



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    Un sostegno di celluloide
    Se la Nasa ha falsificato l'atterraggio sulla luna, lo fece nel momento più adatto. L'avvento della televisione (che raggiunse la "massa critica" su scala mondiale solo qualche anno prima delle missioni lunari) è stato utile per il successo della beffa. In questo caso "vedere" voleva dire davvero "credere". La magia dei satelliti, che resero possibile una trasmissione dal vivo globale (e interplanetaria?), affascinò e tenne sulle spine milioni di persone molto più della moda antinucleare che attirò la fantasia del pubblico 10-15 anni prima.

    C'era anche il fatto che la ricerca spaziale e la scienza dei missili erano abbastanza avanzate per rendere possibile un viaggio sulla luna. "La natura strutturale della tecnologia aveva reso plausibile la missione sulla luna, ma aveva anche portato molta gente a dubitarne", afferma Gary Fine, professore di sociologia all'Università di Atene, in Georgia, specializzato in voci e leggende contemporanee. Forse ancora più importante era il fatto che lo scandalo del Watergate non fosse ancora accaduto e la gente aveva ancora fiducia nei suoi governanti. "La mancanza di fiducia nell'autorità ha la sua importanza in questa vicenda", sostiene Fred Fedler, l'autore di Media Hoaxes (1989), insegnante di giornalismo all'università della Florida Centrale. "Dopo il Vietnam e Watergate, la gente è diventata più diffidente e non è più disposta a dare ascolto al governo; la reazione immediata è quella di non credere e qualche volta di seguire il parere opposto."

    Questa mancanza di fiducia continua ad essere alimentata dai mass-media, specialmente nei film e nelle produzioni televisive. E' raro trovare un film, di questi tempi, dove i governanti vengono dipinti come un gruppo di persone efficienti e competenti che servono il proprio paese al meglio delle loro abilità. L'immagine di un elite di sinistri burocrati del male attira di più l'interesse del pubblico.

    Linda Degh, una studiosa di folclore in pensione che insegnava alla Bloomingthon University, nell'Indiana, attirò l'attenzione sul film Capricorn One del 1978 in un suo libro del 1993 intitolato Folclore Americano e Mass Media. Il film racconta la storia della rappresentazione di un volo su Marte. Quando gli astronauti (incluso O.J. Simpson, non ancora incriminato) ascoltano la notizia secondo cui la loro navicella risulterebbe dispersa e tutti i suoi occupanti presumibilmente morti, si rendono conto che il loro destino è segnato. Si trovano ad essere braccati dai criminali sanguinari del governo. Soltanto uno degli astronauti riusce a raggiungere la libertà e i microfoni dei giornalisti. Degh lo ricorda come "un film diffamatorio, che ipotizzava che il governo avesse deliberatamente ucciso delle persone", ed è convinta che questo diede una spinta alla teoria della truffa delle missioni lunari. "I mass media catapultano queste mezze verità in una zona oscura dove la gente può far apparire le proprie congettur come verità. I mass media hanno un impatto terribile sulle persone prive di qualsiasi guida".

    Peter Hyams, regista di Capricorn One, fece il film per puro spettacolo e non perché voleva fare riferimenti alla truffa delle missioni Apollo. "Ero consapevole", disse, "che molta gente non credeva all'impresa dell'uomo sulla luna, ma non ho mai letto ne consultato quei libri. E, francamente, penso che siano totalmente ridicoli". (Nonostante ciò in un invito ad un'anteprima di Capricorn One c'era scritto: "Vi sorprenderebbe scoprire che il più grande momento della nostra storia recente potrebbe non essere mai accaduto?").

    Il concetto della frode "lunare" è stato ripreso da altri produttori cinematografici. In Diamonds Are Forever (1971), James Bond si ritrova accidentalmente all'interno di un set cinematografico nel Nevada composto da rocce, da un fondale lunare e da un veicolo simile a quello della Nasa.



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    Effetti molto speciali
    Era possibile falsificare un atterraggio sulla luna? La tecnologia degli effetti speciali era abbastanza avanzata negli anni sessanta per ingannare anche l'occhio più attento?

    La simulazione di un sesto di gravità poteva essere ottenuta usando bracci idraulici e fili metallici sottili - l'approccio di Peter Pan - o filmando le scene sott'acqua, come sostiene Dennis Muren, che ha vinto il maggior numero di oscar nella sua professione ed è supervisore degli effetti visivi alla Industrial, Light e Magic, una divisione della Lucas Digital. E' stato l'artefice della creazione dei mostri di Jurassic Park e di tutte le scene più paurose di Terminator 2, del ciclo di Star Wars e The Abyss. "Una simulazione di un atterraggio sulla luna potrebbe sembrare reale per il 99,9 per cento delle persone" disse Muren. "Il fatto è che, a parer mio, una simulazione non sarebbe mai potuta essere come in realtà apparve. Io sono sempre stato in grado di distinguere ciò che è falso da ciò che è vero e l'atterraggio sulla luna è stato senza dubbio reale".

    Spiega Muren: "Vedendo i film 2001 oppure Destination Moon o Capricorn One o qualsiasi altro film sull'argomento, si può notare che è tutto finto. La luna non è affatto così. C'era davvero uno splendore eccezionale nelle immagini provenienti dalla luna e nel modo in cui la luce si rifletteva sulla macchina fotografica, che sembrava davvero fuori dal mondo. Nessuno avrebbe potuto inventarlo. Era qualcosa che non poteva essere ottenuto con la tecnologia avanzata e la potenza del calcolo. Quello non sarebbe stato un problema. Sto parlando di qualcosa di estetico".

    Naturalmente, Bill Kaysing non ne vorrà sentir parlare: "Forse questo signore (Muren) faceva parte della copertura. Tutto è possibile. Il novanta per cento della popolazione americana non ha idea di ciò che sta accadendo in questo paese. Vorrei essere l'unico a rivelare loro qualcosa". E Kaysing è deciso a vivere il suo giorno di gloria in un tribunale: recentemente ha fatto causa al comandante dell'Apollo 13, James Lovell, che ha definito Kaysing "stravagante" in un articolo di un giornale. "Con un po' di fortuna" dice Kaysing allegramente, "la verità verrà fuori".



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    Rogier Van Bakel è un giornalista olandese che vive e lavora negli Stati Uniti. Il suo articolo è stato pubblicato sulla rivista Wired, Playboy e Rolling Stone, e in altre pubblicazioni internazionali. Questo articolo è uscito per la prima volta, in forma diversa, su Wired.


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    Diego Verdegiglio
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    mazzucco3
    Post: 61
    Registrato il: 10/12/2004
    Novizio
    00 31/01/2005 20:13
    Per Diego Verdegiglio
    Vedo che l'argomento rimane attuale, e che Diego continua ad esserne interessato. Mentre completo la pagina fotografica per Stefano, vorrei quindi porgli una domanda diretta, chiara e precisa, contando sul fatto che la risposta lo sarà altrettanto.

    DIEGO: Come tu stesso citi, i vari libri usciti da Kaysing in poi, oltre a molte trasmissioni TV, articoli di giornale, e ora anche Internet, hanno contribuito negli anni a minare in maniera determinante la credibilità della NASA, almeno in tutta quella gente che, appunto, si è convinta che sulla Luna non siamo mai andati. E al mondo sono tanti.

    A questo punto, io penso che se la NASA avesse in mano una facile prova, per mostrare al mondo intero, in un colpo solo, che tutti costoro hanno sparlato per nulla, che l'eroismo degli astronauti è vero e non di cartapesta, e che in poche parole la gloriosa tecnologia americana è perfettamentee in grado di fare quello che dice di fare, la sbatterebbero volentieri in faccia al mondo stesso. Tu no?

    Ora, la sonda Clementine ha recentemente circumnavigato l'intero satellite, per più di due anni, producendo una mappatura del suolo lunare con dettaglio fino ai 25 centimetri di grandezza. E' anche passata ripetutamente sui sei luoghi di presunto atterraggio delle sei missioni lunari, ma non ci è mai stata mostrata una sola immagine di ciò che è rimasto della base dei sei moduli lunari, di ben tre veicoli rover delle dimensioni di una cinquecento, piuttosto che di una caterva di aggeggi, strumenti, e tracce varie lasciate dall'uomo sulla Luna.

    Pensa che bello, un' immagine a nove colonne del "Campo Base di Apollo 14", ad esempio, con le varie tracce dell'esplorazione umana, lasciate intatte per l'eternità, viste dall'alto!

    E invece niente. Secondo te, perchè?

    Con tutta la buona volontà, come si fa a questo punto a non pensare che purtroppo abbiano ragione i denigratori dei viaggi sulla Luna?

    Massimo

    [Modificato da mazzucco3 31/01/2005 20.46]

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