00 16/06/2006 15:25
Vi domandarete cosa c'entra.
Ebbene, affascinato come già detto del caso JFK, ho sempre pensato che sarebbe stato difficile giungere a verità concrete in certe situazioni.
Il calcio ci giunge come esempio.
Per anni la gente non credeva alle fatalità che portavano la Juventus a vincere partite che doveva perdere o pareggiare.
Per anni la gente sospettava ci fosse qualcosa di losco con gli arbitri e i designatori Pairetto e Bergamo.
Per anni Galliani era stato mal visto come presidente di Lega e presidente di una squadra.
Sospetti che le intercettazioni telefoniche oggi portano alla luce.
Eppure esimi giornalisti hanno attaccato questa ipotesi di maxi complottismo. Hanno sempre sostenuto che fosse tutto regolare, al massimo si poteva pensare ad una minima "sudditanza psicologica".
Anche i famosi misteri d'Italia, tra i quali Ustica, sembravano favorire certe soluzioni che qualcuno reputava poco convincenti. Eppure poi ci si trovava sempre qualcosa che non andava, come i due piloti delle frecce tricolori morti anni dopo durante una esibizione.
Di complottismo alcuni sono malati.
Di intelligenza cerchiamo di esserne malati tutti e di giudicare tutti usandola.
I complotti possono esistere?
Certo che possono esistere.
Una rete di persone che cerca di coprirli può esistere?
Certo che può esistere.
Nella finanza (Ricucci) nella politica (Nixon) nel calcio (Moggi).