Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!


 
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domande che esigono risposte precise

Ultimo Aggiornamento: 27/09/2004 11:10
Post: 246
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25/07/2004 02:25

Gentile Aleytha (che splendido nome),a proposito del "doppio squilibrato",il punto è propio che se Oswald non avesse incontrato Jack Ruby sulla sua strada oggi noi non staremmo quì a parlare di lui,esattamente come non parliamo di Sirhan-Sirhan,l assassino di Robert Kennedy,che è tuttora vivo e vegeto e sta al posto che gli compete,ossia in galera. Probabilmente,senza quell incontro fatale nei sotterranei della polizia di Dallas questo forum ed il relativo sito neanche esisterebbero perchè non vi sarebbe alcun dubbio.Le fatalità accadono anche per i Presidenti degli Stati uniti e per i loro assassini,ed in fondo gli eventi di Dallas sono molto meno improbabili di quanto sembri.L uccisione di un Presidente come Kennedy non poteva non suscitare reazioni estreme,almeno in qualche mente non del tutto equilibrata;non dimentichiamo che il sud degli Stati Uniti era fino a pochi anni prima del 1963 il paese del linciaggio facile.La cultura,la mentalità erano quelle.Per il resto come dicevo le fatalità accadono.Conosco una persona la cui madre è morta in circostanze pazzesche.La povera Signora aveva fissato un appuntamento dal propio dentista.Le telefonarono per dirle che la visita era stata anticipata di due giorni.Destino volle che propio quella sera infuriasse sulla città un forte temporale.La Signora si recò all appuntamento,e tornando in auto,quasi a casa, si accorse di aver lasciato nello studio medico il propio cellulare.Tornò indietro,ed essendo in forte ritardo prese la tangenziale.La pioggia era fortissima e la poveretta non vide in tempo un camion che aveva appena avuto un avaria sulla carreggiata di destra.L asfalto era bagnato,e l urto fu violentissimo.Una serie di pazzesche coincidenze e contrattempi condussero alla tomba quella povera donna.Purtroppo queste cose succedono.A pensarci bene Oswald che viene ucciso da Ruby è cosa molto meno strana ed improbabile della tragica sequenza di fatti che ho appena rievocato.
carmelo pugliatti
Post: 557
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25/07/2004 02:45

Risposta ad Aleytha
Mi aggiungo buon ultimo nello spazio "Domande a Diego Verdegiglio" in merito ai problemi di fraintendimento della nostra simpatica lettrice. Dunque, vediamo. La Signora scrive: "Teorie, ricostruzioni, ipotesi... Ciò non esclude, almeno in sede di pura teoria, che esso faccia parte di un disegno più grande... Ipotesi complottiste totalmente diverse e con argomenti altrettanto validi". Non posso credere che la Signora Aleytha68 abbia seguito il sito e il Forum per tutto questo tempo. Non avrebbe potuto porre la questione in questi termini, se lo avesse fatto.

1) Qui non parliamo di teorie, ricostruzioni, ipotesi, ma di fatti, prove, testimoni credibili (lasciamo perdere quelli inattendibili). A meno che Lei non scivoli velocemente sulla china che può portarla a dire: "Le prove di cui parlate sono state falsate e occultate dal FBI o dalla CIA o dal Governo". Beh, se è così, Lei ha già un posto prenotato nei siti complottisti. Buon viaggio.

2)Cosa vuol dire "almeno in teoria un disegno più grande"? Infatti è pura teoria, perché in pratica non esiste nessuna prova
che riconduca Oswald al ruolo di marionetta o capro espiatorio di un disegno più grande (cos'è: un nuovo termine per indicare la "conspiracy"?), a meno che lei non abbia una prova a tutti ignota che Oswald fosse manovrato da qualcuno che lo abbia fatto assumere al TSBD un mese prima che si decidesse se JFK dovesse passare proprio in Elm Street per andare al Trade Mart; a meno che Lei non abbia prove che Oswald sia stato destinato dal direttore del TSBD Truly al magazzino di Elm Street invece che ad una succursale lontana perché Truly "sapeva" e faceva parte del complotto; a meno che Lei non abbia prove che il corteo alle ore 12,30 fossero un "disegno più grande" per permettere ad Oswald di essere solo al sixth floor durante la pausa mensa... E così via. Io credo che Lei non abbia approfondito AFFATTO molte cose, e nonostante le "risposte precise", resta scettica. Padronissima, ma non parliamo di Storia, parliamo di Fede. E la Fede non si discute.

3)Attendo che Lei mi citi ipotesi di siti complottisti trattati con argomenti altrettanto validi. Lei dice una cosa giusta, però: la follia non si giudica con la logica. E in quei tre giorni Dallas e l'America furono pervasi dalla follia. Si attenga a questo principio senza scetticismo prevenuto. Quando La invitavo a documentarsi prima di chiedere, desideravo proprio che Lei approfondisse il "clima" di quelle giornate pazzesche. Ma evidentemente ho preteso troppo. Se Lei ha una Sua opinione, ne avrò il massimo rispetto, ma spero che voglia "studiare" più dettagliatamente il caso.La saluto cordialmente e attendo una Sua cortese replica, scusandomi in anticipo se troverà un pò "passionale" la mia risposta. DV
Diego Verdegiglio
Post: 8
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26/07/2004 13:08

intendo dire che..
gentile Sig. Ferrero, La ringrazio per la sua risposta, poiche' temevo di averLa involontariamente offesa.
Quanto alla prima delle sue domande, dico semplicemente che anche le tesi dei cd. complottisti non sono prive di argomenti validi (non sto a citare quali, alcuni di essi hanno gia' avuto ampi spazi di discussione in questo forum, e non voglio tediare nessuno).
Quanto al "disegno" (quale divino, per carita', tra l'altro sono anche atea), intendo dire che l'assassinio di Kennedy puo' essere solo una tappa (e non gia' un punto d'arrivo) di un qualcosa piu' grande, che comprendesse ragioni ben diverse da quelle comunemente accettate, sia da coloro che affermano l'esistenza di un complotto, sia da coloro che lo neghino.

La ringrazio infine per i suoi complimenti sulla lingua, ma ormai sono quindici anni che vivo in Italia (mia madre era torinese), sebbene talvolta gli States mi manchino.

Saluti.
Aleytha
Ps. Al momento dell'assassinio di Kennedy, comunque, non ero ancora nata :))))

Post: 559
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26/07/2004 14:15

Gentile Signora,speravo in una Sua cortese risposta, ma evidentemente non desidera dialogare con me.
Diego Verdegiglio
Post: 217
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26/07/2004 17:28

Per DV: caro Dottore, credo sia solo una questione di tempo... Aleytha le risponderà.

Per Aleytha: grazie per la risposta. Non mi aveva offeso, per carità, si trattava solo di chiarire le posizioni. Argomenti validi per i complottisti, so di dire una cosa impegnativa ma lo faccio, in realtà non ce ne sono. In tutti questi anni sono giunto a sgombrare il campo da dubbi risolvendo ogni singola questione sul caso, verificando la totale insussistenza di queste cosiddette 'prove' (che in realtà si sono rivelati inesattezze, indizi vaghi, pettegolezzi se non invenzioni di sana pianta come l'operazione chirurgica sul cadavere per manomettere le ferite, o la sagoma dell'uomo che spara dalla collinetta...)

Le ragioni vere e proprie del gesto di Oswald sono quelle di un violento con problemi mentali che compie un gesto plateale, come tanti attentatori. Mai sono emerse sfumature diverse, tipo quelle di un attentato politico da parte di un membro di un'organizzazione o altro. Fu il gesto tragico e isolato di un poveraccio.

Saluti

FF

[Modificato da Federico Ferrero 26/07/2004 17.29]

Federico Ferrero
Post: 9
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27/07/2004 13:16

Egr. Sig, Verdegiglio
Non avevo visto il Suo intervento, per questo non l'ho risposta.

Saro' franco con Lei.
Mentre gli altri operatori del forum, anche quando replicano, non vanno oltre cortesi e legittime risposte, il Suo stile non mi garba affatto.
Troppo pretenzioso e facile nell'attaccar etichette.

Ella comunque puo' vantare un illustre precedessore, di nome Theodor Mommsen: grande storico, ma con un difetto inguaribile. Ne parlero' la prossima volta.
Cordiali saluti.
Aleytha.
Post: 560
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28/07/2004 03:59

Grazie,Signora.LaSua cortese risposta per me è sufficiente.Non andiamo oltre.La saluto cordialmente.
Diego Verdegiglio
Post: 10
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28/07/2004 19:44

mah...
e' un forum di discussione, Sig. Verdegiglio, ed in quanto tale Lei deve accettare le critiche degli utenti, anche in relazione al modo in cui Ella risponde alle loro domande.
Non so, forse sara' passionalita', come Lei dice, ma converra' con me che non e' carino sentirsi appiccicata di espressioni del tipo " se lei ha prove di questo, se lei ha prove di quest'altro, buon viaggio nel mondo dei complottisti, etc."
Insomma, Sig. Verdegiglio, saro' anche permalosa, ma sono anche una signora, perbacco:))
Mi dispiace che Ella reagisca con sufficienza, non era questo che volevo, mi creda.

sincerely,
Aleytha
Post: 562
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29/07/2004 01:45

Mi spiace,non volevo essere scortese.Le sarei però grato se replicasse alle mie"vivaci"risposte
Diego Verdegiglio
Post: 11
Registrato il: 13/07/2004
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29/07/2004 15:05

fulmini in arrivo..:)
Bene, rispondo alle sue “vivaci” risposte con altrettanto “vivaci” repliche.

Quanto al punto n. 1, Lei afferma testualmente che non si tratta di “teorie, ricostruzioni, ipotesi, ma di fatti, prove, testimoni credibili (lasciamo perdere quelli inattendibili)”

Reply : chi decide sull’attendibilita’ o meno di un teste? Sempre Lei, Sig. Verdegiglio. Su quali criteri, dunque, considera inattendibile la testimonianza di un Lee Bowers , che afferma di aver sentito solo tre colpi, gli ultimi due quasi sovrapposti (ho il movie, e l’inglese lo conosco bene: ) che, se fosse vero, dimostrerebbe che i colpi sparati alla Dealey Plaza non potrebbero essere del solo Oswald, in quanto quest’ultimo non avrebbe avuto il tempo di caricare il fucile? E su quali basi crede alle scempiaggini (ma diciamo pure le fesserie) di un Jack Ruby, tenutario di un locale di strip-tease, che amava circondarsi di donnette allegre e chissa’ cos’altro, che candidamente afferma innanzi alla Commissione che la notte prima di assassinare Oswald fa una capatina in Sinagoga?

Punto n. 2. “ Se lei ha prova di questo, se lei ha prova di quest’altro”.

Reply: Io non ho prove CERTE di un bel niente, come non ne ha Lei, egregio dottore; perlomeno non mi manca il coraggio di ammettere che tutto cio’che dico e che penso resta nel campo delle pure ipotesi. Ho letto che Lei e’ stato nella mia Citta’, e che ha potuto constatare di persona l’orizzonte visivo di Oswald dal depository, e che conosce metro per metro l’intera Dealey Plaza. Complimenti. Peccato pero’ che il 22 novembre 1963 Lei a Dallas non c’era.

Nell’attendere i Suoi fulmini sanguinari (beh, ora sto scherzando, si capisce, no?:) Le invio i miei candidi saluti.

Aleytha
Post: 219
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29/07/2004 15:44

Aleytha,
anticipo la risposta di DV che sarà per forza un po'... vivace.
La questione Bowers è stata ampiamente affrontata nel Forum, vada a spulciare nell'archivio. L'atetndibilità di un teste si valuta 'incrociando' dati e testimonianze. Lo sa quanti sono i testimoni che sentirono i colpi? Ben più di cento. Eccoli qui.

In seconda istanza: cosa c'entrano la dichiarazioni di Ruby sulla sera precedente l'assassinio? In che modo inficiano quello che fece la domenica a Oswald?

In terza istanza: mi dispiace doverla eventualmente far innervosire, però lei deve capire che non può continuare imperterrita a dire che noi, in sostanza, "le spariamo grosse" per poi porre quesiti quanto meno strani. Cosa vuol dire per esempio che DV non era là a Dallas?

Aleytha, non voglio interferire oltre, ma non capisco: lei sta due anni a leggere il forum (ma per davvero?) e poi non pone una sola domanda sulle questioni chiave dell'assassinio (per esempio: la traiettoria dei proiettili, le ferite, il film di Zapruder, l'autopsia, le foto del cadavere) e, dichiarandosi non convinta, presenta poi delle qusetioni a dir poco singolari.

Se la sua tesi è che non non abbiamo tesi, ma solo ipotesi, le ribadisco: lei si sta sbagliando.
E aggiungo: se continua a sostenere che noi abbiamo pseudo-prove, come tanti altri, allora ci dica quali sono le pseudo-prove degli altri, e ci spieghi dove e perché le prove da noi presentate sulla sparatoria e sulle ferite di Jfk e Connally sono errate.

Vede, a noi non piace friggere l'aria, parlare di mostri e alieni, perdere tempo con pettegolezzi. Se veramente conosce il forum saprà che qui si fa così (l'alternativa è "L'angolo del buonumore", ma le frequentazioni di ciarlatani non ci piacciono...)

Saluti
FF
Federico Ferrero
Post: 12
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29/07/2004 18:24

ultimo messaggio
Credo che forse il Sig. Verdegiglio avesse ragione, la cosa doveva finire prima.

Buona l'idea quella dell'angolo del buonumore, resta solo da sapere chi avrebbe fatto da moderatore.

In quanto alla ciarlatana, credo che chiunque leggera' la Sua risposta avra' un concetto molto chiaro di Lei.

Scusandomi per le chiacchiere ed i pettegolezzi, e nel complimentarmi con voi per il sito ( molto ben fatto, in verita'), Vi saluto definitivamente.

Aleytha Juliet Peterson
Post: 147
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29/07/2004 19:02

un'altra persona ha lasciato i lidi di questo forum...
Post: 1
Registrato il: 30/07/2004
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30/07/2004 09:39

in difesa di aleytha..
Francamente, non credo sia una buona idea trattare cosi' gli utenti del forum.
Aleytha era una donna estremamente intelligente, e poneva le domande in modo diverso dal solito.

Non aveva granitiche certezze, ma solo dubbi.

saluti


Paolo

Post: 7
Registrato il: 13/07/2004
Novizio
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30/07/2004 12:14

Solidarietà
Concordo totalmente con Mirage 9571 nell'esprimere solidarietà alla simpatica ed intelligente aleytha.

Riccardo
Post: 563
Registrato il: 18/11/2002
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30/07/2004 22:33

Di fronte a questi argomenti,mi arrendo,caraSignora.Ha ragioneLei:dovevamo chiudere prima.La saluto
Diego Verdegiglio
Post: 1
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06/08/2004 21:35

dall'ultimo arrivato
gentile dott. Verdegiglio,
mi sono appena iscritto al forum dopo aver consultato quasi ogni sezione del sito, ottimamente curato (complimenti a chi di dovere!!), e navigo con lo scetticismo del pivellino in materia JFK. senza entrare nello specifico, dato che credo di poter avere risposte esaurienti nelle varie sezioni, le pongo una domanda generale: la morte di JFK è indiscutibilmente un mistero, un caso controverso (per usare un eufemismo); lei ha, dopo studi approfonditi, dato una smentita ai punti cardinali della teoria complottista, e ha sottolineato gli errori del film di Stone in maniera eccezionale. nonostante questo non riesco a smettere di chiedermi come si possa qui parlare in maniera così sicura di "falsità", "amenità", "errori", "scarrafoni" etc. dato che lei ha sì dimostrato molte lacune e imprecisioni della teoria complottista, ma non per questo è dimostarto il contrario (esempio lampante: nessuno ha mai visto sparare qualcuno dalla collinetta, quindi è stato Oswald. ma chi ha visto Oswald sparare? in 8/9 secondi nessuno dei presenti ha visto una canna di fucile sbucare da un piano alto di un edificio così vicino al corteo, pur sentendo chiaramente gli spari, pur asserendo con certezza che si trattava di 3 spari?).
ho sentito tante diverse teorie e ognuna sparava a zero sulle altre definendole ridicole e prive di fondamento.
sarei davvero curioso di sentire un dibattito in materia fra lei e Bisiach... può essere un'idea..??
grazie dell'attenzione. tommaso
Post: 564
Registrato il: 18/11/2002
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06/08/2004 23:46

Risposta al Signor Tommaso
Egregio Signor Tommaso,
La ringrazio per il Suo cortese messaggio. Mi permetta di dirLe che ciò che Lei scrive non è vero: testimoni videro un uomo armato alla famosa "finestra di Oswald", uno (Brennan)lo vide addirittura far fuoco sul corteo e un altro (Amos Lee Euins)vide una canna di fucile sporgere da quella finestra e far fuoco sul corteo. Non esiste LA MINIMA PROVA che Kennedy o Connally siano stati colpiti da spari provenienti da altra direzione o da altra arma. Io capisco che la mancanza di dubbi mi faccia apparire a molti presuntuoso e arrogante, ma mi dispiace molto: sulla dinamica SOSTANZIALE dei fatti di Dallas per me non ci sono più dubbi di sorta (sui dettagli potremmo discutere all'infinito). Mi scuso per l'interruzione brusca del dialogo con la gentile Aleytha e le chiedo pubblicamente perdono per il mio tono, ma non so davvero cosa rispondere a chi dice di aver letto tutto ciò che c'è nel sito e poi mi pone quesiti come quello su Bowers (che confermò i tre colpi, pur ammettendo gli echi distorcenti di Dealey Plaza) e l'assurda impossibilità, secondo la nostra cortese lettrice, di ricaricare DUE VOLTE il '91 in circa 8 secondi o sul fatto che io non fossi a Dallas (come se fosse stato importante essere lì in quel momento per capire come siano andate davvero le cose!). Vede, caro Signor Tommaso, chi non crede PREGIUDIZIALMENTE all'azione isolata di uno psicopatico, non crederebbe neanche ad un eventuale filmato di Oswald che spara ripreso in piena vista a un metro da lui, nello stesso sesto piano (questa è una cosa che scrissi già tempo fa). Se io mostrassi questo film di Oswald che spara dalla finestra ripreso da me stesso lì accanto a lui, chi non crede alla sua colpevolezza mi chiederebbe: "Caro Verdegiglio, ma lei come può sapere che i "servizi" non abbiano dotato il capro espiatorio Oswald, a sua insaputa, di cartucce caricate a salve (magari facendogli credere che si sarebbe soltanto dovuto spaventare JFK: veda il romanzo "Libra" di Don De Lillo)mentre i VERI KILLER facevano fuoco da una postazione lì vicino? Che prove ha lei che davvero i colpi sparati da Oswald abbiano raggiunto l'auto?". Chi non vuol credere, semplicemente NON CREDE. Se si sottopongono a costoro le prove raccolte, diranno che sono un ingenuo o uno in malafede, che le prove sono state falsate o distorte o nascoste dai soliti "servizi". Si anrà avanti così in eterno. Qui non si tratta più di Storia, di un caso criminologico, balistico o medico-legale: qui si entra nel territorio della Fede e (come ho già scritto infinite volte) sulla la Fede non si può discutere. Avrò ovviamente piacere di rispondere ancora a Suoi quesiti. La saluto cordialmente. DV
Diego Verdegiglio
Post: 2
Registrato il: 06/08/2004
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07/08/2004 16:10

un altro parere
gentile Verdegiglio,
innanzitutto La ringrazio per la velocità e la precisione con cui mi ha risposto, trovo gentilissimo da parte Sua spendere del tempo per "istruire" anche chi è più blasfemo in materia, ma d'altra parte io, ho 21 anni, ho scoperto solo recentemente le sue teorie, ed è inutile che le dica quanto sono rimasto spiazzato visto che dal '93 avevo seguito il caso con passione ma in maniera unilaterale...
le pongo un altro quesito:
mi sembra di capire che Oswald e Ruby vengono qui considerati come due psicopatici; trovo però una differenza sostanziale: se Oswald ha ucciso per essere in qualche modo conosciuto e/o ricordato in un mondo che non gli aveva sorriso non mi spiego per quale motivo abbia cercato di non essere scoperto. mi spiego meglio: LHO ha sparato quando il corteo era più defilato per non essere visto, ha ucciso Tippit per cercare di fuggire, ha reagito in quel modo al cinema, ha negato finoall'ultimo ogni coinvolgimento per quale motivo... non mi sembrano questi atteggiamenti da una persona che vuole passare alla storia come l'assassino del presidente degli Stati Uniti. Sirhan e lo stesso Ruby sono esempi di un atteggiamento decisamente contrario a quello di Oswald. se quest ultimo avesse voluto passare alla storia e quindi si fosse voluto far scoprire subito, non sarebbe stato ancor più scenografico mischiarsi alla folla sul marciapiede, estrarre una pistola e sparare al presidente, oltretutto con maggiori possibilità di riuscire nel suo intento??
La ringrazio dell'ulteriore attenzione. tommaso
Post: 565
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08/08/2004 01:03

Sì,Signor Tommaso.La Sua è una spiegazione
Egregio Signor Tommaso,
è inutile dilungarmi sul fatto che sia su questo sito che nel mio libro ho tentato (anche con l'ausilio di noti criminologi che ho intervistato)di comprendere le motivazioni del comportamento di Oswald.Motivazioni e comportamenti che a Lei e a me sfuggono, perché noi abbiamo una consequenzialità causa-effetto perfettamente "logica". In breve, ciò che in uno psicopatico del tipo di Oswald manca totalmente. Oswald non è affatto sicuro che il tiro gli riesca, non sa se l'auto di JFK sia coperta o scoperta, se la scorta ostruisca la sua visuale. Se giudicasse impossibile l'impresa, rimetterebbe nel sacco di carta il fucile smontato e tornerebbe alla sua pensione come tutti i giorni.Il suo destino e quello del Presidente si decidono in pochi secondi, dalla svolta del corteo da Main in Houston Street. Dopo aver capito di aver colpito Kennedy, Oswald inizia un suo contorto gioco a rimpiattino con la polizia e con la sua sorte. Non perde la calma, ma fugge. Lascia tracce di sé (l'arma, i bossoli, l'allontanamento ingiustificato rispetto agli altri dipendenti del magazzino) ma non vuol essere catturato subito (Andrew Cunanan, l'assassino di Gianni Versace a Miami, lascerà tracce di sé per giorni e giorni, pur continuando a fuggire).E' un comportamento che solo con la NOSTRA logica possiamo giudicare "illogico". Oswald non è l'anarchico di tipo ottocentesco che spara al tiranno, al re o all'imperatore e vuol essere acclamato per questo, dopo la cattura, sul luogo dell'attentato, come Gaetano Bresci a Monza o Gavrilo Princip a Sarajevo o Sihran Bishara Sihran per Bob Kennedy. Come mi ha detto il criminologo Mastronardi, per LHO è importante essere riuscito a compiere il gesto, a portare a termine un'azione PER LUI grandiosa. E' AI SUOI STESSI OCCHI che ciò acquista importanza. Egli nasconde a sé stesso l'idea di essere o no catturato. Non sapremo mai dove fosse diretto dopo la breve sosta alla pensione, dove aveva preso la pistola. Coi pochi soldi trovatigli in tasca poteva raggiungere in pullman la frontiera messicana. Avrebbe chiesto asilo politico a Cuba o forse alle autorità sovietiche in Messico? Non lo sapremo mai. Sappiamo che uccide un poliziotto e tenta di sparare ad un altro mentre lo catturano in un cinema. Sappiamo che dà false generalità, che nega con ostinazione fatti e circostanze (come il possesso del fucile, le foto fattegli dalla moglie con le armi in mano) già accertate senza alcun dubbio. Non suda, non si fa cogliere dal panico. In nessun filmato dopo la cattura gli si vedono inarcare neanche per un momento le sopracciglia: la sua "ipomimìa" (mancanza visibile di reazioni emotive sul viso)mi è stata ampiamente giustificata dal Prof. Vincenzo Mastronardi in una vasta casistica criminologica. Anche i poliziotti, gli amici, sua moglie, sua madre e suo fratello, che lo videro dopo la cattura, lo trovarono calmo, quasi meccanicamente freddo, sicuro di tenere in scacco la polizia, lo sceriffo e il FBI (Robert Paine, ex marito dell'amica degli Oswald Ruth Paine, lo descrive come "quasi soddisfatto, conoscevo quella sua espressione, come quella del gatto dei cartoni animati quando riesce a ingoiare il canarino").Ci è difficile comprendere coi NOSTRI parametri un tipo di psicopatico come Oswald: forse solo psichiatri e criminologi possono darci delle risposte, ed è per questo che per il mio libro ne ho scomodati parecchi.Mi complimento per il Suo interesse relativo a questo argomento, soprattutto per la Sua giovane età. Io, che vidi Kennedy a Napoli nel 1963, mi sorprendo sempre quando persone così giovani, che nemmeno erano nate allora, mostrano un vivo interesse per questo caso storico. La ringrazio e resto in attesa di altre Sue eventuali domande salutandoLa cordialmente. DV
Diego Verdegiglio
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