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Il Forum di johnkennedy.it Il forum sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy

UN TENTATIVO DI CONCLUSIONE

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    mazzucco3
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    00 26/06/2005 21:56
    Non c'è bisogno di portarti dietro nessun palmare, Federico. Basterebbe che tu smettessi di fingere di non capire la mia domanda per la terza volta consecutiva, e che rispondessi una volta per tutte.

    Ad un utente qualunque un giochino così può anche essere permesso, ma come responsabile del Forum ci fai proprio una pessima figura.

    Comunque sia, è esattamente come se tu mi avessi risposto, a questo punto.

    Massimo

    [Modificato da mazzucco3 26/06/2005 22.18]

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    Federico Ferrero
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    00 26/06/2005 23:44
    Vedi che a usare in tutto il solo cronometro non si finisce bene?

    a) hai capito dopo due settimane che ti avevo già risposto sì dal primo momento

    b) per volermi rispondere subito hai saltato tutte le domande e i rilievi che ti ho appena fatto.

    Prenditi un po' di tempo, rileggi e, se vuoi, rispondi. Rileggi, poi rispondi. Rileggi, soprattutto. O leggi, fai tu.

    Saluti
    Federico Ferrero
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    mazzucco3
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    00 27/06/2005 00:08
    Sei davvero sicuro di avermi risposto? Guarda che la domanda, ripetute tre volte, era questa:

    Secondo te, visto che non compaiono altre possibilità, l'attentato è avvenuto nella maniera già descritta, (1 colpo fra Z160 e Z166, deviazione ramo, ecc. ecc.), con scamiciatura lungo l'asfalto, DOPO il ramo e PRIMA del marciapiede, giusto?

    Se mi confermi che il sì era a QUESTA domanda, allora passo volentieri a rispondere a tutto ciò che mi domandi.

    (Devi capire, d'altronde, che il topic lo avevo aperto io, e se comincio io a rispondere alle domande d'altri, prima che questi abbiano risposto alle mie, lo sai anche tu dove si va a finire, vero?)

    Ripeto quindi: confermami che tu hai risposto a QUESTA DOMANDA, poichè a me non risulta, e poi ti seguirò volentierissimo lungo tutti i tuoi ragionamenti.

    Massimo

    [Modificato da mazzucco3 27/06/2005 0.09]

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    !presidente!
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    00 28/06/2005 16:02
    Per Stefano F. e Carmelo Pugliatti.
    Le considerazioni del Sig. Pugliatti nel messaggio del 26 giugno sono quelle che erano state fatte all'epoca dell'inchiesta ufficiale da parte di molte persone che si erano interessate al caso. Un signore del mio paese (in prov. di Latina) sosteneva che secondo lui era stato sì Oswald a sparare e non altri attentatori, ma che ciò gli era stato ordinato da qualcuno e che Jack Ruby l'aveva ucciso per farlo tacere. E' vero che Oswald era un "povero disgraziato", ma proprio questo poteva essere un motivo per utilizzare lui come attentatore, visto che non aveva tutte le rotelle a posto, e che un suo arresto o sacrificio non avrebbe creato problemi a nessuna delle agenzie governative, ammesso che quest'ultime fossero coinvolte nel caso.
    Per quanto concerne lo scambio di battute tra me ed il sig. Mazzucco, esse si riferivano SOLO ed ESCLUSIVAMENTE all'inchiesta condotta dalla Commissione Warren, e non alle altre inchieste (HSCA e Verdegiglio) condotte poi. Ho letto molto (finchè son riuscito) del rapporto Warren: ci sono molte testimonianze ignorate, conclusioni spesso soggettive... si fa testimoniare Marina Oswald contro suo marito, alcuni interroganti della Commissione spesso suggeriscono le risposte ai testimoni (tipo ad Helen Markam su Oswald: "lo ha forse riconosciuto dal suo aspetto?"). Cose inammissibili in un normale tribunale americano, e in vicende meno importanti del caso Jfk. Ecco perchè io ritenevo "non tutti matti" i cospirazionisti. Questo però un discorso che risale ai primi anni dopo l'attentato: adesso sembra che ci siano altri elementi(come le foto dell'autopsia rese pubbliche, finalmente) che ci portano alla verità.
    Saluti.
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    carmelo pugliatti
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    00 28/06/2005 23:13
    Re:
    Egregio !Presidente,assodata la colpevolezza di Oswald possiamo chiederci a buon diritto se dietro il 26enne ex marine vi fosse soltanto la sua follia (o forse sarebbe più corretto dire "autoesaltazione") o se piuttosto Oswald fu l esecutore di un qualche tipo di cospirazione.Vorrei premettere che non credo a questa seconda ipotesi,secondo me Lee H. agì da solo,e per due motivi fondamentali.Il primo è che egli era troppo un "cane sciolto" per potersi inquadrare in un gruppo di cospiratori.Sua principale caratteristica era quella di avere un ego spropositato,di credersi il più intelligente di tutti.Non avrebbe mai preso ordini da nessuno,o comunque avrebbe cercato di condurre un suo personalissimo "triplo gioco" (adorava questo genere di cose)seguendo finalità dettate solo dalla sua mente.Per le stesse ragioni (secondo motivo per cui non lo credo coinvolto in un complotto) nessuno sarebbe stato talmente tanto folle da servirsi di un uomo imprevedibile,di una "scheggia impazzita" come lui.Ma per pura accademia valutiamo l ipotesi che il nostro uomo fosse invece la punta di lancia di una cospirazione.Di che genere? Non certo "governativa" o di alto livello.Rimando al messaggio del 23/06/2005 nel topic "non sono tutti matti".L assunzione di Oswald al deposito di libri scolastici,avvenuta molto prima che si decidesse se ci sarebbe stato un corteo e con quali modalità,è assolutamente casuale.Il 18 novembre viene stabilito il percorso del corteo ( pochi giorni prima è stato deciso da Kennedy ed O' Donnell che ci sarà un corteo).Martedì 19 Novembre il "Dallas Times Herald" e il "Dallas morning news" pubblicano il tragitto presidenziale.Ora,da Martedì 19 a Venerdì 22 ci sono soltanto tre giorni.Volendo prendere in considerazione la data di Giovedì 14(giorno in cui il percorso fu approvato) all assassinio mancavano otto giorni.In tre giorni,o al massimo in otto i complottisti avrebbero dovuto 1-scoprire o ricordarsi che Lee Harvey Oswald era stato casualmente assunto presso un edificio prospicente il passaggio del corteo,2-arruolarlo nelle file della cospirazione come killer,o (a secondo delle preferenze)predisporre per lui un ruolo da capro espiatorio,3- mettere in piedi il complotto perfetto capace di resistere quarantadue anni.Sinceramente non credo la cosa verosimile.A parte domandarsi perchè mai qualcuno dell establishment volesse assassinare un Presidente moderato come Kennedy,non crede che un gruppo potente annidato negli alti livelli non avesse metodi più tranquilli per sbarazzarsi di JFK? potevano distruggere la sua reputazione facendo trapelare indiscrezioni sulle sue avventure extraconiugali o sul suo reale stato di salute,oppure ,visto che il Presidente assumeva medicine in quantità industriale non sarebbe stato difficile avvelenarlo in modo discreto.Perchè servirsi di un killer improbabile come Oswald? Resta il complotto di basso profilo.Oswald frequentava tutto un sottobosco di fanatici e cospiratori di mezza tacca,castristi,anticastristi,gente di destra,estremisti di sinistra.Martedì 19,qualcuno di essi (il misterioso ed inquietante De Mohrenschildt,forse ?)leggendo il giornale scopre che il Presidente passerà sotto le finestre dell edificio in cui lavora il nostro uomo.Sa che Lee è una bomba pronta ad esplodere.In quei fatali tre giorni tra il 19 ed il 22 ,toccando le corde giuste (adulazione,discorsi pseudopolitici,odio per il Presidente che tutto ha avuto dalla vita) la "bomba" viene innescata.Non sapremo mai se questo scenario è giusto ripeto,personalmente io non credo a questa ipotesi.Tra l altro andrebbe provato che in quelle 72 ore Lee ha avuto ripetuti incontri con uno o due personaggi.Oswald ha portato con se nella tomba molte risposte,ma è riuscito nel suo intento oltre i suoi sogni più sfrenati:non è più una nullità,sarà ricordato per sempre.

    [Modificato da carmelo pugliatti 28/06/2005 23.18]

    carmelo pugliatti
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    mazzucco3
    Post: 335
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    00 29/06/2005 08:02
    FEDERICO: Io ho "letto e riletto" tutto quanto scritto, ma la tua risposta a QUELLA precisa domanda io proprio non l'ho trovata.

    Visto però che la tua "assenza per lavoro" prosegue (ma non ci sono i computer, dove lavori?), prenderò per buona l'ultima risposta che mi hai dato, immaginando che almeno tu l'abbia letta bene.

    A presto quindi, con la fine del mio raginamento.

    Massimo
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    !presidente!
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    00 29/06/2005 10:53
    Caro Sig. Pugliatti,
    Concordo sostanzialmente con Lei per ciò che concerne le possibilità che avevano le agenzie governative per sbarazzarsi di Kennedy senza aspettare di attirarlo a Dallas dopo quasi 3 anni di presidenza, e utilizzare una sparatoria. Oddio, forse avrebbero potuto anche comportarsi così, visto che spesso le agenzie stesse ( o alcuni loro elementi) non sempre hanno un comportamento lineare e logico. Proprio in una discussione con il Dott. Verdegiglio, avevo parlato di tutti i "dossier" che aveva J.E. Hoover sui Kennedy, fin dall'inizio della seconda guerra mondiale. Hooover, a dir la verità, aveva dossier su tutti i presidenti, tanto è vero che è rimasto alla guida della Cia fino alla morte. Comunque penso che anche Jfk avesse "qualcosina" su Hoover che, come è risaputo, non era uno stinco di santo. Per ciò che concerne la Cia, ovviamente aveva diversi altri metodi: anzi, spesso in decisioni di politica estera ha fatto di testa su andando in contrasto con Kennedy e altri presidenti.
    La saluto.
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    Federico Ferrero
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    00 29/06/2005 15:02
    Massimo,
    per la decima volta, sì. E per la decima volta ti dico che non puoi chiedermi con certezza quando è avvenuta la rottura, anche se pare probabile l'asfalto. Sul ramo non credo ci siano preclusioni assolute.


    Saluti a tutti (sono in partenza per l'estero)
    Federico Ferrero
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    carmelo pugliatti
    Post: 601
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    00 29/06/2005 18:46
    Re:

    Scritto da: !presidente! 29/06/2005 10.53
    Caro Sig. Pugliatti,
    Concordo sostanzialmente con Lei per ciò che concerne le possibilità che avevano le agenzie governative per sbarazzarsi di Kennedy senza aspettare di attirarlo a Dallas dopo quasi 3 anni di presidenza, e utilizzare una sparatoria. Oddio, forse avrebbero potuto anche comportarsi così, visto che spesso le agenzie stesse ( o alcuni loro elementi) non sempre hanno un comportamento lineare e logico. Proprio in una discussione con il Dott. Verdegiglio, avevo parlato di tutti i "dossier" che aveva J.E. Hoover sui Kennedy, fin dall'inizio della seconda guerra mondiale. Hooover, a dir la verità, aveva dossier su tutti i presidenti, tanto è vero che è rimasto alla guida della Cia fino alla morte. Comunque penso che anche Jfk avesse "qualcosina" su Hoover che, come è risaputo, non era uno stinco di santo. Per ciò che concerne la Cia, ovviamente aveva diversi altri metodi: anzi, spesso in decisioni di politica estera ha fatto di testa su andando in contrasto con Kennedy e altri presidenti.
    La saluto.

    Caro ! presidente,circa Hoover ha propio ragione.Tuttavia secondo Robert Dallek autore della più recente e completa biografia di JFK (realizzata anche grazie al materiale desecretato da Clinton)per il capo dell FBI ,Kennedy era una manna caduta dal cielo.Propio perchè aveva numerosi dossier su suo padre,e sul presidente (tutto sulle sue "scappatelle" e sulla sua salute,materiale esplosivo) Hoover poteva dormire sonni tranquilli.Infatti MAI Kennedy pensò di toccarlo o di sostituirlo alla guida del bureau.Molte volte,un pò per dimostrargli di essere indispensabile,un pò per spaventarlo,Hoover intervenne per togliere le castagne dal fuoco (anzi dal letto) del Presidente,e di ciò JFK gli fu molto grato.Con un capo dell esecutivo più irreprensibile Hoover avrebbe avuto meno potere.Non credo propio che l FBI sia una pista valida.
    carmelo pugliatti
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    mazzucco3
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    00 30/06/2005 01:51
    FEDERICO: Ah, ecco, mi sembrava che a QUELLA domanda tu NON avessi risposto. Ti rendi conto quindi, fra "si", "no" "non so", "ni", "boh", "Massimo te l'ho detto" e assenze prolungate, quanto tempo mi hai fatto perdere, pur di non ammettere che una risposta in realtà non ce l'hai?

    Il problema, caro FEDERICO, è questo: visto che tu sostieni la colpevoloezza di un certo signore, io POSSO ECCOME chiederti come ha fatto. Se tu che non sai rispondere. ECCOLO il problema. Io vedo una sola possibilità, e tu manco quella hai il coraggio di confermare.

    Non hai quindi nemmeno una IPOTESI completa per ciò che sostieni, altro che TESI.

    Adesso vai sul vocabolario, e riguardati meglio il significato di quelle due parole.

    Io intanto mi ripeto, tanto per non addormentarmi nel ritmo frenetico di questa discussione: non si può sostenere che un fatto sia avvenuto, se non si indica almeno un modo in cui possa essere avvenuto.

    Massimo

    PS. Sai che quasi quasi lo scrivo ancora? Ma si, dài:

    Non si può sostenere che un fatto sia avvenuto, se non si indica almeno un modo in cui possa essere avvenuto. Chissè che un giorno qualcuno onesto riesca almeno a capire cosa voglio dire.

    [Modificato da mazzucco3 30/06/2005 1.52]

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    mazzucco3
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    00 30/06/2005 01:58
    Egregio Sig. Mazzucco, concordo in pieno con lei quando dice che non si può sostenere che un fatto sia avvenuto, se non si indica almeno un modo in cui possa essere avvenuto.

    (Gliel'ho voluto dire per farle sapete che lei non è solo, in questo deserto di razionalità).

    Massimo Mazzucco
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    mazzucco3
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    00 30/06/2005 02:00
    Grazie a lei, Sig. Mazzucco. Mi conforta sapere di non essere solo.

    Massimo Mazzucco
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    Federico Ferrero
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    00 30/06/2005 12:42
    Tesi, teorie e calcestruzzi
    Caro Massimo,
    purtroppo non potrei oggettivamente sciogliere il nodo, non avendo il ramo qui in casa da esaminare. Mi piacerebbe sentirti dire che in effetti ai fini della tesi dell'unico proiettile deviato dal ramo non rileva il momento della scamiciatura (nel senso: la tesi del proiettile unico, di Carcano, sparato da Oswald in quei tempi calcolati sul film di Zapruder attraverso i rami e finito in schegge da Tague tale è sia che la deviazione sia stata accompagnata da rottura sia che la deviazione non abbia rotto la palla, che si è poi infranta sull'asfalto).

    Ma siccome, secondo te, se dico "palla deviata e rotta dal ramo, che si infrange sull'asfalto e poi va da Tague" è una tesi;se invece dico "palla deviata dal ramo, rotta o dal ramo o dall'asfalto (in mancanza di esami scientifici non si ha la certezza) e finita da Tague" è un pezzo di teoria incompleta... Facciamo un inchino al Devoto-Oli e, chiedendogli perdòno, diciamo: tesi della rottura sull'asfalto.
    Se ti risolve tutti i problemi sul mio conto, e nonostante ciò comporti una mia presunta arte divinatoria nel cercare pezzi di rame su un ramo che nessuno ha mai potuto esaminare, o su un pezzo di strada...
    Non avrei problema alcuno, peraltro, a sostenere con forza la prima, probabile in tutto e per tutto. E' per mero scrupolo che tenevo aperta la porta alla scamiciatura sul ramo, che non cambia né traiettoria né effetti né fonte né tempo né palla né arma né niente altro (è qui che non capisco la tua ostinazione).
    su questo vorrei essere chiaro: per me la doppia versione non era affatto, come vuoi far credere (non so a chi) una unione di due possibilità separate, inconciliabili e deboli che si sostengono a vicenda, della serie "non so che pesci pigliare, o l'una o l'altra). In entrambi i casi, infatti, rimane fermo tutto (tempi, modi, effetti).
    Però, visto che secondo te due plausibili possibilità di un evento che resta identico in tutto ciò che ci interessa diventano una debolezza, e BISOGNA scegliere, allora scegliamo: prendiamo l'asfalto, giusto perché su quello so che non c'è discussione alcuna, mentre sul ramo c'è chi dice che non è plausibile la scamiciatura (solo quella, mentre la deviazione e tutto il resto sì, ma sembra che senza la scamiciatura esattamente posizionata qui non ci sia nemmeno la sparatoria!)

    Ha sparato Oswald, ha sparato in quel momento, ha sparato attraverso i rami, ha sparato con quel fucile, il colpo è stato deviato da un ramo, la palla si è frantumata sull'asfalto e ha ferito di rimbalzo (diretto o indiretto) Tague. Certo, non è "completa": non si è stabilito se il graffio di Tague fosse stato fatto da una scheggia di palla o da una scheggia di cemento.
    Massimo, che facciamo? Devo scegliere anche qui, altrimenti non è nemmeno una "teoria completa"? E va bene: frammento di cemento staccato da frammento di palla, come si vede nel pezzo di marciapiede tolto dalla strada. Del resto non so se Oswald abbia espirato prima o dopo lo sparo, né se abbia detto "Muori, maledetto" prima di premere il grilletto. Se questo dovesse crearti difficoltà ai fini della completezza fammelo presente, vedrò di risolverti il problema.
    Ti informo preventivamente che non so neppure se Connally ha sentito dolore prima alla schiena o al costato. Questo indubbiamente inficia totalmente la tesi dell'unico proiettile, che a questo punto scade a teoria campata in aria, anzi, nemmeno teoria perché non è manco "completa". Proveremo, a suo tempo, a risolvere anche questo problema.

    Certo di aver soddisfatto le tue ansie di conoscenza sulla scamiciatura e di averti finalmente aperto gli occhi su cosa avvenne quel giorno a Dallas, chiudo la valigia e saluto tutti i lettori del Forum per qualche giorno. Passerò dalle parti di Sherlock Holmes, gli sottoporrò il problema del momento della scamiciatura in relazione alla colpevolezza del solo Oswald. Spero di tornare con una risposta!

    Ovviamente, avendo io risposto "asfalto", ora ho tutti i diritti di chiederti risposte sul mio precedente messaggio.
    Ti cito: "Confermami che tu hai risposto a QUESTA DOMANDA, poiché a me non risulta, e poi ti seguirò volentierissimo lungo tutti i tuoi ragionamenti".
    Ora la risposta c'è nei modi che tu volevi, su cui ometto commenti ma comunque c'è. Adesso, con la stessa, candida insistenza, seguimi volentierissimo.
    Aspetto qui di seguito SOLO ed ESCLUSIVAMENTE risposte a quel mio messaggio, non altro, né mi riterrò soddisfatto fino a quando non avrai risposto a QUEL mio messaggio.
    Ti andrebbe, di rispondere al mio messaggio?
    Saresti così cortese da replicare alle mie argomentazioni contenute in quel messaggio?
    Mi useresti l'urbana cortesia di far seguire a quelle mie domande delle risposte, e non altro (almeno in questa cartella)?
    Spero di averti comunicato con sufficiente, mazzucchiana insistenza la mia legittima istanza, sulla quale peraltro sono totalmente d'accordo, provenendo da me medesimo.
    Rileggi quel messaggio e rispondi, per favore. Ti va? Ti chiedo troppo? Di certo sai cosa rispondere: fallo, suvvia.
    Non negarmi la gioia di tornare in Italia e di accendere il Pc alla ricerca di nuovi messaggi, cosa che come sai è in cima alla mia lista di impegni quotidiani, e di trovare una completa risposta a tutti i rilievi fatti in quel messaggio. Pensa a quel pezzo d'asfalto scheggiato (o guardalo: se non sbaglio mi hai detto di avere la foto e di non scomodare DV nella ricerca) su cui ho messo la mia firma e agisci, non fosse per altro, in suo nome. Ti ringrazio.

    Saluti
    FF
    Federico Ferrero
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    carmelo pugliatti
    Post: 602
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    00 30/06/2005 14:31
    Re:

    Scritto da: mazzucco3 30/06/2005 1.58
    Egregio Sig. Mazzucco, concordo in pieno con lei quando dice che non si può sostenere che un fatto sia avvenuto, se non si indica almeno un modo in cui possa essere avvenuto.

    (Gliel'ho voluto dire per farle sapete che lei non è solo, in questo deserto di razionalità).

    Massimo Mazzucco


    Scritto da: mazzucco3 30/06/2005 2.00
    Grazie a lei, Sig. Mazzucco. Mi conforta sapere di non essere solo.

    Massimo Mazzucco

    Ci avrei scommesso che prima o poi sarebbe accaduto ! troppi complotti con questo caldo.
    carmelo pugliatti
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    !presidente!
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    Novizio
    00 30/06/2005 15:38
    Qualche considerazione ancora su Oswald.
    Si sa che lui aveva trascorso molto del suo tempo a New Orleans, prima di essere andato a vivere a Dallas. Si sa anche del suo arresto a Canal Street del 9 agosto 1963 per una rissa con degli esiliati cubani mentre lui distribuiva i volantini pro-castro. Tuttavia sembra che Oswald avesse qualche conoscenza anche con elementi che non si potevano proprio considerare filo-castristi.
    Il tanto bistrattato Jim Garrison, che comunque ha esposto una tesi sull'omicidio di Jfk abbastanza insostenibile ormai (ma lo sappiamo solo dalle ultime inchieste: negli anni '60 erano ancora segreti molti documenti Cia), secondo me ha ricostruito fedelmente i movimenti pro e contro Castro a New Orleans (basta leggere i primi capitoli - gli unici che si possono considerare - del suo libro). Quando si sostiene che per l'ufficio di Guy Banister passavano armi destinate per l'"Operazione Mangusta", ciò potrebbe ( e sottolineo POTREBBE) essere anche vero, come potrebbe essere vero che quell'ufficio lo frequentassero anche Ferrie e Oswald (anche l'HSCA sostiene che Oswald e Ferrie si conoscessero), mentre è ormai certo che Clay Shaw era completamente estraneo a tutti questi movimenti. Quindi Oswald si trovava in mezzo a tutto (forse era per la sua mente contorta), e l'errore di Garrison è stato quello di considerare quelle operazioni a New Orleans collegate ad un progetto per l'assassini di Jfk, quando invece non si poteva sostenere una cosa del genere. Oswald conosceva De Morenschlidt, gli agenti Fbi Hosty e Quigley, e potrebbe anche essere che quest'ultimi avessero intuito qualche sua strana intenzione di compiere qualche attentato senza però aver potuto intervenire per fermarlo.
    Saluti.
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    carmelo pugliatti
    Post: 603
    Registrato il: 17/12/2002
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    00 30/06/2005 16:11
    Re:

    Scritto da: !presidente! 30/06/2005 15.38
    Qualche considerazione ancora su Oswald.
    Si sa che lui aveva trascorso molto del suo tempo a New Orleans, prima di essere andato a vivere a Dallas. Si sa anche del suo arresto a Canal Street del 9 agosto 1963 per una rissa con degli esiliati cubani mentre lui distribuiva i volantini pro-castro. Tuttavia sembra che Oswald avesse qualche conoscenza anche con elementi che non si potevano proprio considerare filo-castristi.
    Il tanto bistrattato Jim Garrison, che comunque ha esposto una tesi sull'omicidio di Jfk abbastanza insostenibile ormai (ma lo sappiamo solo dalle ultime inchieste: negli anni '60 erano ancora segreti molti documenti Cia), secondo me ha ricostruito fedelmente i movimenti pro e contro Castro a New Orleans (basta leggere i primi capitoli - gli unici che si possono considerare - del suo libro). Quando si sostiene che per l'ufficio di Guy Banister passavano armi destinate per l'"Operazione Mangusta", ciò potrebbe ( e sottolineo POTREBBE) essere anche vero, come potrebbe essere vero che quell'ufficio lo frequentassero anche Ferrie e Oswald (anche l'HSCA sostiene che Oswald e Ferrie si conoscessero), mentre è ormai certo che Clay Shaw era completamente estraneo a tutti questi movimenti. Quindi Oswald si trovava in mezzo a tutto (forse era per la sua mente contorta), e l'errore di Garrison è stato quello di considerare quelle operazioni a New Orleans collegate ad un progetto per l'assassini di Jfk, quando invece non si poteva sostenere una cosa del genere. Oswald conosceva De Morenschlidt, gli agenti Fbi Hosty e Quigley, e potrebbe anche essere che quest'ultimi avessero intuito qualche sua strana intenzione di compiere qualche attentato senza però aver potuto intervenire per fermarlo.
    Saluti.

    Si,in effetti Oswald teneva contatti sia con esponenti del fronte anti-Castro sia con filo marxisti.Ma da che parte stava? beh,io credo che nella sua mente vi fosse l idea di infiltrarsi nei movimenti anticastristi per raccogliere informazioni con cui accreditarsi presso Castro.Sappiamo che il motivo principale del suo viaggio in Messico era il desiderio di andare a Cuba,forse voleva per così dire "portare in dote" notizie su movimenti e progetti degli oppositori del regime. Quanto maldestramente Oswald condusse questo suo "doppio giuoco" è dimostrato dall incidente dei volantini:in pratica ,come ricorda,nell estate del 63 si fece beccare a distribuire manifestini pro Castro da a un gruppo di anticastristi ai quali si era presentato come simpatizzante qualche giorno prima.Lee H. Oswald continuava ad accumulare ,nonostante la sua convinzione di essere un individuo superiore,fallimenti su fallimenti,frustrazioni su frustrazioni.Non credo che in quell estate uno come lui possa aver messo le mani su qualcosa di grosso,tuttavia ha assorbito discorsi,ha rafforzato e forse formato nella sua mente personali convinzioni.Sono convinto che l umus da cui germogliò la follia di Dallas sia stato posato in quei giorni.Per quel che riguarda Hosty e Quigley penso si sia trattato di semplice inefficenza e di scarso spirito deduttivo (non pensiamo che gli Agenti FBI siano tutti degli Sherlock Holmes,spesso sono soltanto degli impiegati federali ,neanche tanto motivati).In ogni caso Oswald prese la decisione di compiere il suo delitto in tre giorni,da martedì 19,quando lesse il percorso del corteo sul giornale al fatale Venerdì 22.Troppo pochi perchè qualcuno si accorgesse di qualcosa.Può in quei tre giorni essere stato montato o rafforzato nel suo proposito da qualcuno che conosceva? Non lo sapremo mai,comunque io credo di no.Oswald aveva trovato il mandante perfetto,colui che considerava un genio:se stesso.

    [Modificato da carmelo pugliatti 30/06/2005 18.45]

    carmelo pugliatti
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    mazzucco3
    Post: 339
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    00 01/07/2005 02:16
    Quante parole inutili, FEDERICO. Prima si, poi no, poi non so.

    Guarda, la cosa è davvero semplice:

    Siccome non si può sostenere che un evento sia avvenuto, se non si indica almeno un modo in cui può essere avvenuto,

    A) o tu sostieni che il proiettile si è scamiciato sull'asfalto, e allora una tesi ce l'hai.

    B) Oppure sostieni che si è scamiciato sul ramo, e la tesi non ce l'hai, perchè ciò risulta impossibile: lo dicono gli esperti trovati da me, e soprattutto il super-esperto con le maiuscole di Verdegiglio.

    C) Se infine non sostieni nulla di preciso, la tesi non ce l'hai comunque. Cosa c'è di così difficila da capire?

    Massimo

    Tieni presente che non si può sostenere che un evento sia avvenuto, se non si indica almeno un modo in cui può essere avvenuto.
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    mazzucco3
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    Frequentatore
    00 06/07/2005 11:42
    FEDERICO: Mi hai risposto "asfalto" nell'altro thread, ma mi sembra logico riportare qui quella discussione. La riprendo al più presto.

    Nel frattempo, se non sbaglio, le risposte che mi chiedi sono quelle che riguardano le presunte testimonianze soppresse, vero?

    Massimo

    [Modificato da mazzucco3 06/07/2005 11.50]

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    Federico Ferrero
    Post: 464
    Registrato il: 17/11/2002
    Veterano
    00 06/07/2005 12:28
    Rimetto qui il messaggio in questione.
    Massimo,
    lo so che non vedi l'ora di tirare fuori (quello che tu ritieni) il coniglio dal cilindro. Coraggio: lo sai che metto la firma sotto la tesi dei tre colpi, il primo sparato-deviato-Tague, il secondo le sette ferite, il terzo la testa di JFK. E che bisogno c'è di chiedermelo duecento volte? Perché devo farti da lancio pubblicitario per la prossima "sparata"? Vabbè, se è quello che ti serve... Sì, sottoscrivo per l'ennesima volta, pur nella mancanza di certezza sul momento della scamiciatura del primo, ramo o asfalto prima del marciapiede, la successione e gli effetti dei colpi, quella che trovi da anni anche su jk.it.

    Asserzione ufficiale: sulla base delle prove Oswald ha sicuramente sparato e sicuramente ha sparato solo Oswald. Mi pare che abbia le carte in regola per esserlo. Il filo logico seguito dagli inquirenti, che per te è scandaloso (perché lo vedi con gli occhi di chi non vuole credere punto e basta, qualunque cosa sia successa, ed è ciò che dimostri parlando spesso di sospetto a priori sul Governo, di probabili falsificazioni eccetera) dicevo, il filo logico è stato questo, proprio perché NON E' VERO che, a differenza di cosa pensa chi la vede come te, si è creato prima un colpevole e poi un caso.
    E' vero il contrario: ed essendosi trovati in una situazione in cui, fermi i tre colpi di Carcano sparati dal signor Oswald, potevano essere plausibili più soluzioni per il graffio di Tague né il graffio di Tague metteva assolutamente in discussione l'impianto accusatorio, costruito sui fatti e non su pre-giudizi, la commissione scelse (errore?) di dire le cose come stavano: non abbiamo la certezza che sia stato quel primo colpo quello andato a vuoto. E così non abbiamo certezza che Tague sia stato colpito da quel colpo andato a vuoto piuttosto che da una scheggia del terzo.
    Siamo invece certi che abbia sparato solo Oswald, che abbia sparato una sola arma (la sua) e che l'abbia usata lui.

    Capisco benissimo che tu non voglia considerare questo ragionamento, e per me va benissimo così. Mi stupirei del contrario. invero. Mi interessa però che non "passi" il messaggio per cui l'inchiesta non approdò a nulla pur avendo un colpevole precostituito cui cucire addosso due omicidi. Queste sono panzane. Pure e semplici panzane.
    Inciso: siccome Tague non fu esaminato, volendo chiudere la faccenda si poteva dire si trattasse di un mitomane graffiatosi con un'unghia. Ma questo è ancora un altro discorso.

    Illuminante è la tua frase "Se si calcola che sono state escluse moltissime testimonianze che avrebbero scagionato Oswald, e che questo ben difficilmente è accaduto per caso, bisogna riconoscere una volontà a monte della commissione stessa di uscire con un verdetto già prefabbricato".
    Voilà, in due righe il riassunto del luogocomunismo-nettiano. Prima dare per certa una falsità, poi usarla a proprio sostegno (ehm... quale degli "argomenti" o fallacie da te richiamati hai violato questa volta?). Quali mai e quante sono le "moltissime testimonianze" che avrebbero scagionato Oswald? E soprattutto quali sono state, di queste, quelle "escluse"? In che senso escluse, raccolte e poi imboscate? O proprio non raccolte? E se non raccolte, chi le ha raccolte facendole assurgere al rango di testimonianze (te lo chiedo perché se dovessi sciorinare le chiacchiere di mamma Oswald con Lane o del dottor Crenshaw trent'anni dopo i fatti ti chiederei il buongusto di non chiamarle "testimonianze")? Dove hai tirato fuori questa storia, chi mai ha scagionato Oswald?

    PS Mi rivolgo a te come scopritore di complotti mondiali. Non ti sarà sfuggito che il mio lavoro NON è quello del maestro di tennis. Non so da dove tu abbia estrapolato questa notizia (Lane? Griffith? Qualche informatore?) ma nelle due righe biografiche mi pare sia detto di cosa mi occupo, e non è affatto quello che dici. O forse è proprio perché hai letto che non ti sei fidato delle informazioni "ufficiali" e hai usato il metodo-luogocomune per evincere quale sia veramente il mio mestiere... In questo caso ti svelo l'arcano e ti rovino la sorpresa: non sono ovviamente un giornalista, ma nemmeno un maestro di tennis. Sono solo una delle personalità nascoste di Adriano Panatta.
    Federico Ferrero
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    mazzucco3
    Post: 344
    Registrato il: 10/12/2004
    Frequentatore
    00 06/07/2005 23:40
    Bastava che mi rispondessi sì.
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