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se ci fosse stato un complotto a quest ora lo sapremmo.

Ultimo Aggiornamento: 03/10/2006 23:43
Post: 988
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29/05/2006 01:09

Non credo,a parte qualche frase di circostanza.
carmelo pugliatti
Post: 202
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29/05/2006 14:51

Ho sentito parlare di un colloquio avuto da Hoover con Lyndon Johnson, poco dopo l'omicidio, che riguardava i dubbi di Johnson sull'opera del solo Oswald: Johnson stesso pensava addirittura che alcuni colpi fossero anche diretti a lui....
Post: 989
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29/05/2006 16:05

Si,è esatto.Johnson in un primo tempo era convinto che dietro il delitto ci fosse Castro,che così si sarebbe vendicato dei continui tentativi di Kennedy di farlo uccidere.Uno dei primi atti ufficiali di LBJ come Presidente fu quello di bloccare ogni "azione esecutiva" contro il leader Cubano (di lì a poche settimane era in programma un ennesimo tentativo col veleno)."Il Presidente voleva spacciare Castro,ma Castro è arrivato prima",fu il suo commento ancora pochi mesi dopo Dallas.Johnson era terrorizzato all'idea che l'eventuale responsabilità di Castro potesse emergere trascinando gli Stati Uniti in una guerra forse mondiale.Le conclusioni del rapporto Warren dovettero tranquillizzarlo non poco.Tra parentesi è ovvio che Castro non c'entrava nulla.Il tirannello caraibico era uomo troppo abile per permettersi un colpo del genere,correndo così un rischio pazzesco. Inoltre i suoi padroni Sovietici non glielo avrebbero mai permesso.

[Modificato da carmelo pugliatti 29/05/2006 16.07]

carmelo pugliatti
Post: 203
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30/05/2006 15:22

In ogni caso era abb.za difficile x Castro riuscire ad arrivare a Dallas, una delle città più conservatrici degli Usa: in Texas c'è chi gira con le pistole in tasca... i texani non si saranno certo dispiaciuti dell'omicidio Kennedy.
Post: 990
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30/05/2006 21:08

Alcuni di loro propio no.In ogni caso per ironia della sorte la morte di Kennedy segnò l'inizio di un periodo da incubo per ogni buon reazionario:L'anno successivo Johnson varò la legge sui diritti civili (con Kennedy forse non sarebbe riuscita a passare neanche nel corso del secondo mandato),umiliò il candidato repubblicano ultraconservatore Goldwater vincendo le elezioni Presidenziali con uno dei margini più alti nella storia degli Stati Uniti,e varò la "grande società",la cosa più simile alla socialdemocrazia che gli USA abbiano mai avuto (JFK non aveva nulla del genere in agenda).Anche il Vietnam segnò l'avvio di un ondata di radicalismo che scosse l'America e l'Occidente dalle fondamenta.Se Kennedy fosse vissuto ed avesse evitato il coinvolgimento diretto nel sud est asiatico è probabile che la seconda parte del decennio sarebbe stata assai simile alla prima.
carmelo pugliatti
Post: 11
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31/05/2006 09:50

E' indubbio che la vittoria schiacciante di Johnson sia stata favorita dal "mito nascente di jfk" e che probabilmente anche lui avrebbe vinto con ampio margine sul candidato repubblicano;lui stesso si augurava che fosse Goldwater e non Rockfeller l'avversario. Il fatto che con Johnson parte dei programmi in agenda di jfk siano stato approvati in tempo relativamente breve fa pensare a quanto sia stato merito di Lbj e quanto merito della memoria di Kennedy.
Saluti
Moris
Post: 204
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31/05/2006 10:30

E pensare che Johnson è stato addirittura indicato come tra i responsabili della morte di JFK. Non so se tra i due corresse buon sangue: alla fine erano, secondo me, comunque avversari politici, (anche se appartenevano allo stesso partito) e non sono mai riuscito a capire xchè JFK ha scelto proprio Johnson come suo vice: forse per non perdere la faccia in Texas?
Post: 12
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31/05/2006 14:59

Certo la scelta di Johnson è stata strettamente di convenienza politica e loro erano avversari politici per non parlare poi del rapporto tra Lbj e Bob. Del resto, Mcnamara ed il ministro dell'economia (mi sfugge il nome) erano di orientamento repubblicano e le scelte di esponenti conservatori servivano a jfk ad avere consensi "trasversali". La sua presidenza è stata veramente incompiuta ma l'ideologia che ha lasciato è ancora presente. Ma ricordiamoci lui era "idealista senza illusioni".
Saluti
Moris
Post: 991
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31/05/2006 18:03

Si,Kennedy era un Presidente "centrista".Parecchi esponenti della sua amministrazione provenivano dalle file repubblicane (come ad esempio il ministro delle finanze Dillon,che aveva fatto parte dell'amministrazione Eisenhower),e molti altri in passato avevano simpatizzato coi Repubblicani.JFK aveva una piattaforma riformista molto moderata.Un importante esponente dell'ala progressista del partito Repubblicano,il governatore di New York Nelson Rockefeller (che giustamente Kennedy temeva come avversario nelle elezioni del 1964) per molti versi era molto più "liberal" di lui.La scelta di Johnson come Vicepresidente fu probabilmente decisiva nel 1960,dato lo stretto margine di vittoria contro Nixon.JFK e LBJ erano uomini per certi versi opposti:maggiormente interessato alla politca estera e cauto in quella interna il primo,prioritariamente interessato ai problemi domestici,ai diritti civili per le minoranze,ed alla ripresa e continuazione del "new deal" il secondo (purtroppo gli affari esteri furono il punto debole della sua presidenza e la sua croce).Se JFK fosse vissuto io credo che sarebbe stato molto più abile di Johnson nel maneggiare la questione del Vietnam,o nell'impostare un eventuale intervento.Sicuramente anche altre questioni,come la crisi Franco-americana che portò all'abbandono della NATO da parte de De Gaulle,avrebbero avuto ben altro esito.
carmelo pugliatti
Post: 208
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01/06/2006 18:44

credo che la differenza tra i due fosse anche x questioni d'età e di diverse vedute da come stava andando il mondo. Spero siano state sincere le parole di LJ concernenti il dispiacere per la morte di Kennedy....
Post: 992
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05/06/2006 00:28

Re:

Scritto da: !presidente! 01/06/2006 18.44
credo che la differenza tra i due fosse anche x questioni d'età e di diverse vedute da come stava andando il mondo. Spero siano state sincere le parole di LJ concernenti il dispiacere per la morte di Kennedy....

In quel momento ed in quelle circostanze,probabilmente si.
carmelo pugliatti
Post: 210
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05/06/2006 15:01

Erano dello stesso partito, avevano differenze caratteriali (probabilmente) ed ognuno faceva la sua politica, secondo l'orientamento che stava prendendo il mondo. Johnson decise di intervenire in Vietnam, ma poi non si occupò più dell'invasione di Cuba: per quanto "militarista" si potesse considerare (ma quale presidente Usa non lo è?), aveva un pò di sale nella zucca e aveva capito che non era il caso di sfidare ulteriormente un paese in orbita Sovietica....
Post: 211
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05/06/2006 17:40

La figura di LJ sta assumendo, ora, tra gli appassionati del caso JFK un rilievo molto diverso da quello che aveva fino a qualche tempo fa: c'era la convinzione in molti (me compreso) che lui c'entrasse in qualche modo con gli eventi di Dallas, o che quanto meno fosse colpevole di favoreggiamento, per aver istituito la Commissione Warren per coprire le responsabilità ad alto livello dell'omicidio. Adesso mi sembra che le considerazioni da fare siano altre.
Post: 19
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16/09/2006 10:56

Salve a tutti, vorrei un consiglio su un libro che ho intenzione di acquistare e riguardante Lee Oswald. Si tratta di "Libra" di Don De Lillo. Qualcuno di voi lo ha letto? Cosa ne pensate?
Grazie
Moris
Post: 1.020
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17/09/2006 17:26

"Libra" è uno splendido romanzo.Consiglio senz'altro la lettura;del resto De Lillo è uno degli autori Americani contemporanei più interessanti.Se le riesce di trovarlo prenda anche il magnifico "il racconto di Oswald",di Norman Mailer.
carmelo pugliatti
Post: 43
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17/09/2006 19:19

Io gli consiglio di spendere meglio i suoi soldi.caro moris.Provi un pò a indovinare perchè gli viene consigliato dal sig PUGLIATTI ,il libro DON de LILLO (mai sentito nominare). !prouty2!
Post: 1.022
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17/09/2006 19:33

Re:

Scritto da: !prouty2! 17/09/2006 19.19
il libro DON de LILLO (mai sentito nominare). !prouty2!

Non mi meraviglia.
carmelo pugliatti
Post: 550
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17/09/2006 20:29

Re: Re:

Scritto da: carmelo pugliatti 17/09/2006 19.33
Non mi meraviglia.



[SM=g27817]

Stefano
Post: 44
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17/09/2006 22:06

Sa com'è ,io di solito leggo libri scritti da persone che hanno venduto migliaia di copie in tutto il mondo.Tipo MARK LANE,GARRISON, EPSTEIN ecc. ecc.Quindi mi scuserete se non conosco codesto DE LILLO.In pratica, tutti quelli che hanno ridicolizzato il RW.Quindi, pur rispettando le vostre convinzioni? dico, che siete rimasti in quattro a credere alle conclusioni del RW. Continuate a sognare . !prouty2!
Post: 1.027
Registrato il: 17/12/2002
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17/09/2006 22:15

Grazie per la sua preziosa opinione.
carmelo pugliatti
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