se ci fosse stato un complotto a quest ora lo sapremmo.

Tizio è morto. Siccome Caio lo voleva morto e io Caio lo detesto, secondo me è stato sicuramente Caio ad ammazzarlo. Se poi le indagini le fa Mevio e io di Mevio e di tutti i suoi pari non mi fido a priori allora è ovvio che è stato Caio e altrettanto ovvio che Mevio mente se incolpa altri o se dice che Tizio è morto per conto suo.

Questa non è sagacia, questo è fare "expostismo". Leggere a posteriori gli avvenimenti con la lente della propria formazione culturale e politica (i DS: Kennedy vittima dei fascisti. AN: Kennedy vittima di Castro). Non è corretto, sarà divertente, intrigante, ma non lo si faccia passare per metodo smaliziato di indagine. Anzi, è esattamente l'opposto di indagine. Si parte col colpevole in tasca, o ci si accontenta di un dubbio, magari neppure fondato, per dire: ecco, l'avevo detto, c'è qualcosa sotto.
Nessuno storico, di destra, sinistra, centro, alto o basso potrebbe mai accettare un simile metodo: resti nei romanzi!

Saluti
FF

Sono d'accordo con Lei, caro Federico. L'attentato a Kennedy ci fornisce oggi una quantità incalcolabile di prove a sostegno dell'unico assassino. Tutto questo sarebbe stato inimmaginabile per qualunque attentato della storia antica. Nonostante questo, abbiamo fonti e cronache precise dei moventi, dei mandanti e degli esecutori dell'assassinio, ad esempio, di Giulio Cesare. E' chiaro che non abbiamo il filmato dei congiurati che uccidono Cesare, ma credo che nessuno sano di mente osi mettere in dubbio che egli sia stato ucciso a pugnalate da cospiratori che vedevano come prossimo alla dittatura assoluta il suo potere. Le fonti latine (ma anche greche) sono univoche su questo attentato e anche la ricopiatura medievale di antichi manoscritti oggi perduti ci conferma date e circostanze. Questa è la STORIA. Con tutto ciò, siamo ancora qui a mettere in dubbio eventi accaduti 43 anni fa davanti ad obiettivi e microfoni che ci fanno vedere (e mostreranno anche ai nostri pronipoti in futuro) la realtà lampante delle cose. Mi attendo ovviamente qualcuno che venga fuori a raccontarci che in realtà Cesare non fu ucciso dai cospiratori, ma che al suo posto vi fosse un suo sosia da sacrificare, e che il vero Cesare sia in realtà invecchiato e morto nella lontana Pannonia.... A questo proposito consiglio vivamente a tutti la visione di un bellissimo film francese ("Il vestito nuovo dell'Imperatore") in cui si "dimostra possibile" (e in maniera direi quasi plausibile, se non avessimo prove inoppugnabili del contrario) che Napoleone non sia morto a Sant'Elena il 5 maggio 1821, ma sia tornato in Francia e, non riconosciuto dal popolo ma preso per un pazzo molto somigliante all'Empereur, si sia dato al commercio di cocomeri per amore di una bella fruttivendola... Non vi svelo il finale per non guastarvi la sorpresa. Quando si dice la fantasia popolare... Buona visione a tutti e fatemi poi sapere se vi è piaciuto. Vi garantisco che è fatto benissimo.Un caro saluto a Ferrero e a tutti. DV