Scritto da: carmelo pugliatti 25/04/2006 22.14
Per premeditazione naturamente non ci si riferisce all'attentato di Sarajevo,ma alla inesorabile volontà di gruppi dirigenti dell' impero Tedesco e di quello Asburgico di sfruttare quell'episodio per sferrare il primo e decisivo colpo di un conflitto considerato (a torto) prima o poi inevitabile.Nei quasi due mesi tra l'attentato e l'inizio delle ostilità ogni tentativo di mediazione,di conciliazione,di negoziato fu scientemente sabotato.Lo stesso Kaiser Guglielmo fu ingannato e disinformato (e lo stesso avvenne con l'Imperatore Francesco Giuseppe e l'erede al trono Carlo).Gli stessi ristretti gruppi dirigenti avevano già tentato in altre occasioni di dar fuoco alle polveri di una guerra Europea,ma senza successo.La vicenda è magnificamente ricostruita nel recente ed imperdibile "L'ultima estate dell'Europa",di David Fromkin (collezione storica Garzanti,Euro 25).
Torno su questo argomento che è senz'altro oof-topic ma solo per dimostrare che ho fatto i compiti: ho letto "Europe's Last Summer" (pure in edizione originale) e certo il senso dell'opera è quello da lei anticipato.
Tuttavia mi sono letto anche "The Outbreak of the First World War" di Hew Strachan (che sulla WWI è autore di molti titoli nonchè professore di storia militare a Oxford), che è un'opera di poco precedente a quella di Fromkin e che invece ribadisce sostanzialmente (e lo dice esplicitamente) la visione "classica".
Certo ci sono cose che l'uno e l'altro affermano in senso opposto senza dirette "documentazioni": per esempio "la vacanza" dei generali tedeschi a luglio, per Strachan fu vera vacanza che dimostra l'assenza di premeditazione, per Fromkin una finta vacanza durante la quale "i congiurati" si tennero in contatto.
Poi ancora Strachan minimizza esplicitamente il ruolo di Moltke dicendo che nella crisi di luglio non ebbe ruolo, mentre anche Fromkin tira bordate quando afferma che non esisteva "un piano Schieffen".
Insomma mi pare che senza dubbio si sia sviluppata una visione "revisionista" (a quanto pare nata negli anni '60 ad opera dello storico tedesco Fischer), ma non è che sia quella oggi unanimemente accettata.
Scusate ancora per l'off topic ma è un argomento talmente affascinante da meritare una breve digressione, ed è sempre così difficile trovare qualcuno con cui parlarne.
Saluti