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Non sono tutti matti

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2005 19:16
Post: 425
Registrato il: 17/11/2002
Veterano
OFFLINE
02/06/2005 10:09

Caro !presidente!,
sono d'accordo sul fatto che la commissione Warren fece degli sbagli, anche grossolani. Ma non credo che, oggi, si sarebbe comportata diversamente: gli omicidi politici sono sempre difficili da trattare e la tentazione di tenere completamente al di fuori le istituzioni può essere controproducente, perché sortisce l'effetto di far sospettare a oltranza e in maniera preconcetta, irragionevole.

Quello che lei dice in coda al suo messaggio è, peraltro, frutto proprio di quell'apriorismo di certa disinformazione spacciata per anni sul conto di Shaw e compagnia (non è colpa sua, è che ha sentito dire certe cose e vi ha creduto): l'episodio di Clinton è poco più che un pettegolezzo, così come non si ha mezzo indizio sulla presenza di Ferrie in Dealey Plaza, né si capisce cosa avrebbe fatto, e parimenti (come spero avrà letto sul sito) Clay Shaw era completamente estraneo all'omicidio Kennedy.
Anche l'episodio del Dictabelt, il nastro registrato, è riportato ampiamente sul sito: la invito a rileggere le Faq, lo troverà. Il poliziotto che registrò il nastro non era l'agente MacDonald (che invece arrestò Oswald) e il nastro non fu scoperto da Mary Ferrell. E il nastro non registrava quattro o più spari...

Da ex "complottaro" estremista, sordo e cieco a ogni argomento posso dirle alcune cose. Coloro che credono al complotto, caro !presidente!, sono semplicemente poco informati sui fatti, ed è normale lo siano, oppure, se si sono informati in maniera approfondita e continuano a sostenere teorie stampalate hanno fini economici da perseguire (è il caso di chi spera di vendere ancora qualche libro o trasmissione tv speculando su cospirazioni e affini) o sono spinti da preconcetti di tipo ideologico: l'America ha un governo assassino, i Governi in generale nascondono la verità al popolo, i grandi uomini muoiono di "grandi morti", niente accade per caso ma c'è sempre qualcosa dietro e così via. Mi creda.
In quasi dieci anni ho ricevuto circa un migliaio tra e-mail e messaggi vari, dall'Italia e anche dall'estero (un tempo il sito era bilingue) e, invariabilmente, ho constatato questa "legge", quasi matematica: ci sono tantissime persone che VOGLIONO credere al complotto per corroborare la loro impostazione mentale e politica, che usano Kennedy per sostenere ex post le proprie idee ("Gli Stati Uniti sono un Paese infame, traditore, mentitore, COME SUCCESSE CON KENNEDY"). Il film di Stone ha rafforzato questa cultura del sospetto a oltranza, creando peraltro disgustose derive ideologiche: esponenti della politica italiana si sono lanciati in incaute proclamazioni su JFK martire e Oswald assassino di Stato, senza avere la minima conoscenza dei fatti.
Una piccola minoranza, poi, poco o per niente interessata ai fatti e alla politica, ha visto incarnata in Kennedy una sorta di "santità laica" e, per questo solo, ha creduto a cospirazioni ordite dai malvagi per arricchire il mito di JFK con una fine eroica (frase tipica: "Egli fu ucciso per le sue idee, perché voleva cambiare le cose, perché voleva la pace nel mondo. Come fate a non capirlo?").

Stia bene,
FF
Federico Ferrero
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