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Non sono tutti matti

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2005 19:16
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Veterano
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10/06/2005 09:32

In merito a i calcoli presentati da Massimo nella cartella "ANCHE LE QUERCE COMINCIANO DA PICCOLE"[=URL]"ANCHE LE QUERCE COMINCIANO DA PICCOLE" , ho sempicemente corretto lo svarione sul calcolo della forza cinetica( 1800J). Poi ho scritto - riporto le parole esatte -
:" Se poi ci vuoi illustrare come sei passato dalle Joule ai Pascal, magari potremo seguire le tue evoluzioni sul lato matematico". E sono ancora fermo lì.
Poi qui leggo la frase di Massimo -post 270 -quui sopra: " ed il proiettile dotato di forza d'impatto pari a 40 Kg/cmq (secondo gli stolti, di 40 tonnellate secondo i più furbi" che non so che cosa voglia dire, matematicamente parlando, visto che un gap di 10 alla terza non è irrilevante.
Nel messaggio precendete la frase: "Che siano chilogrammi come risulta a me, o tonnellate come dice Stefano, " ,non so da dove salti fuori, visto che sono ancora in attesa della dimostrazione . Posso immaginare i calcoli e le formulette usate, ma fino ad ora non ho visto niente.
Visto che Massimo è per la precisione, anch'io non desidero essere oggetto di attribuzioni indebite, soprattutto perché dell'impostazioni matematiche di Massimo, non ne condivido per niente la forma e la logica.

Inoltre, che un ramo possa deviare un FMJ sia pure delle caratteristiche delle palle usate a Dallas, a fronte di una ampia gamma di circostanze è un fatto fisicamente e realmente possibile. L'entità della deviazione, con riferimento a delle coordinate fisse al piano di campagna, non ha limiti imposti, visto che una delle caratteristiche di una ramo è la sua sezione tonda (superficie di impatto).
Gli esperimenti di balistica terminale su legno,hanno di solito come oggetto tavole di pino, che è una conifera. La quercia non lo è,ed è una essenza piuttosta dura. Quindi, comprendo Federico se lascia aperta l'ipotesi di una scamiciatura anche con l'impatto con la quercia a fronte, appunto, di una assenza di notizie di sperimentazioni su determianti materiali. Si puo' considerare, poi, che un proiettile che rimbalza sul legno, prima penetra nel legno e poi viene deviato. La camiciatura è in questo caso sottoposta ad un attrito molto elevato che dipende a sua volta da altre caratteristiche. E' nelle cose che resta più probabile la scamiciatura all'impatto sul marciapiede.
Stefano
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