Il Forum di johnkennedy.it Il forum sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy

Giacobbo ed un certo Wallace...

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    Demonfly
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    00 23/01/2004 09:11

    Ieri sera a Voyager, servizio su JFK.
    Pare che nella stanza dalla quale Oswald sparo' (si dice) ci fossero trenta diverse impronte. Tutte riconosciute tranne una. Per anni si cerco' di capire di chi fosse, fino ai '90. Quindi trovarono un'impronta che aveva 30 punti di contatto con essa (ne bastano 6 per la legge USA), era quella di un certo Wallace, killer professionista.

    Qualcuno sa qlc dettaglio in piu'?
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    rawhide2
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    Registrato il: 25/11/2002
    Novizio
    00 23/01/2004 15:15
    Wallace.... alcuni teorici della possibilità che al 5 piano del Tsdb ci fossero più tiratori hanno ipotizzato la presenza di questo 'giovanotto' specializzato nell'arte del killeraggio...

    ampia letteratura in rete si può trovare a suffragio della presunta posizione del tipo in oggetto... sempre da prendere con le dovute cautele in quanto ipotesi puramente indiziarie e non suffragate da riscontri oggettivi.

    di più non so dirti.... se non che fu difeso da un legale collegato a Lyndon Johnson.... se non ricordo male ... prendila con beneficio di inventario questa mia affermazione.... sto andando a memoria a ritroso nel tempo.

    un saluto

    mario bentivoglio
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    interista8
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    Novizio
    00 23/01/2004 23:59
    Leggi il libro
    Alessandro
    se sei interessato a Marc Wallace, puoi leggere il libro "JFK-Le dernier temoin" (L'ultimo testimone) di Reymond William, basato su una lunga intervista a Bill Sol Estes, finanziatore di Lyndon Johnson, secondo cui Wallace e' stato l'assassino, sparando dal sesto piano del TBSD ( o quinto piano, per la tipica numerazione italiana), con Lyndon Johnson come mandante.
    Puoi vedere la copertina del libro, che sto finendo di leggere in questi giorni, sul mio sito :

    http://www.biagioprivitera.it/Kennedy-book2.htm

    l'ipotesi, per quanto suggestiva, non sembra suffragata da moltissimo, anche se ammetto che, nel caso fosse vero che l'impronta "misteriosa" era di Wallace, questo solleverebbe interrogativi interessanti.
    Appena finisco il libro ed ho un attimo di tempo, riassumero' le argomentazioni di Bill Sol Estes.
    saluti
    Biagio
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    Diego Verdegiglio
    Post: 449
    Registrato il: 18/11/2002
    Veterano
    00 24/01/2004 15:39
    Messaggio per Biagio Privitera e gli amici del Forum
    Egregio Signor Privitera,
    non ho avuto modo di vedere la puntata di Voyager di Giacobbo. Ne ho chiesto copia ad uno dei redattori, Fabio Andriola, che conosco bene perché recensì su IL BORGHESE-LO STATo, per conto di Marcello Veneziani, il mio libro su JFK. Nel caso Andriola non potesse fornirmela, sarei grato di riceverla da qualche amico del Forum, al quale sarei lieto di inviare in cambio (se gli farà piacere) una copia autografata del mio libro LA TV DI MUSSOLINI edito da Cooper&Castelvecchi. Così, a naso, quella di Wallace e del biglietto di Ruby (nonché le dichiarazioni di Sol Estes, che avrebbe nastri compromettenti che non ha fatto ascoltare a nessuno)mi sembrano le classiche "bufale da anniversario dell'attentato" che lasceranno il tempo che trovano, dopo aver arricchito chi le ha pubblicate. Attendo ovviamente di essere smentito da indagini serie (non giornalistiche)che convalidino la veridicità di quelle affermazioni. Non ho dubbi che queste pseudo-rivelazioni siano una pacchia per chi crede al complotto. In fondo, basta così poco per renderli allegri e felici, beati loro. Cordiali saluti a tutti. Diego Verdegiglio
    Diego Verdegiglio
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    Demonfly
    Post: 87
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    00 26/01/2004 10:15
    Re: Messaggio per Biagio Privitera e gli amici del Forum

    Scritto da: Diego Verdegiglio 24/01/2004 15.39
    Egregio Signor Privitera,
    [...]
    mi sembrano le classiche "bufale da anniversario dell'attentato" che lasceranno il tempo che trovano, dopo aver arricchito chi le ha pubblicate. Attendo ovviamente di essere smentito da indagini serie (non giornalistiche)che convalidino la veridicità di quelle affermazioni. Non ho dubbi che queste pseudo-rivelazioni siano una pacchia per chi crede al complotto. In fondo, basta così poco per renderli allegri e felici, beati loro. Cordiali saluti a tutti. Diego Verdegiglio



    Le bufale comprendono un'impronta. Pare che sia l'impronta di Wallace, senza nessun dubbio. Il dubbio e' magari se sia stata davvero trovata alla Biblioteca.
    Se cosi' fosse, si arrendera' al complotto? ;-)
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    Federico Ferrero
    Post: 130
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    00 26/01/2004 12:26
    Solo per correggere qualche notizia errata:

    questo è uno scoop "nuovo" solo per chi non sa che, nel 1995, Glen Sample ha scritto un libro uscito, guarda caso, il 22 novembre di nove anni fa. Il titolo dell'opera è "The Men on the Sixth floor". Se volete documentarvi potete guardare il sito personale di Sample: http://home.earthlink.net/~sixthfloor/index.htm

    La "novità" è rimbalzata dalle nostre parti come notizia mai sentita perché è uscito un libro, questo
    http://www.williamreymond.com/

    che racconta la storia di Wallace.
    Devo andare a scavare, ma ricordo bene di aver letto uno studio che sbugiardava già Sample, in questo senso: è giusto dire che c'erano quei punti di coincidenza, è falso dire che l'impronta era di Wallace. Per chiarezza, quello studio faceva un esempio: due gemelli, un bambino e una bambina. Iride degli occhi identica, taglio della bocca identico, mani identiche, nei sulla schiena identici eccetera. Però nessuno dirà mai che sono uguali (sono un uomo e una donna). Nelle impronte digitali, per quello che ho appreso, vale questo discorso: impronte diverse possono avere molti punti di contatto, ma essere altrove diverse.
    La storia, poi, è talmente incredibile da non meritare molta attenzione, ma siamo alle solite: lasciando correre si rischia che qualcuno, in buona fede, possa crederci.

    [Modificato da Federico Ferrero 26/01/2004 12.28]

    Federico Ferrero
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    Demonfly
    Post: 88
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    00 26/01/2004 15:49
    Re:

    Scritto da: Federico Ferrero 26/01/2004 12.26
    Solo per correggere qualche notizia errata:
    Devo andare a scavare, ma ricordo bene di aver letto uno studio che sbugiardava già Sample, in questo senso: è giusto dire che c'erano quei punti di coincidenza, è falso dire che l'impronta era di Wallace. Per chiarezza, quello studio faceva un esempio: due gemelli, un bambino e una bambina. Iride degli occhi identica, taglio della bocca identico, mani identiche, nei sulla schiena identici eccetera. Però nessuno dirà mai che sono uguali (sono un uomo e una donna).

    [Modificato da Federico Ferrero 26/01/2004 12.28]




    Ma che combinazione... le impronte digitali identiche sono una cosa rarissima, e guarda caso al sesto piano della Biblioteca piu' famosa del mondo ;-) trovano quella del gemello di Wallace!
    Oppure ho letto male, ed e' normale avere le impronte quasi identiche? Se hai sei punti di contatto con un'impronta vai alla sedia elettrica, con trenta punti come Wallace invece vinci una bambolina...
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    Federico Ferrero
    Post: 131
    Registrato il: 17/11/2002
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    00 26/01/2004 16:31
    Mi sono spiegato male. Evidentemente (non ho approfondito, ripeto, ma mi pare il senso fosse quello) ci sono delle impronte digitali DIVERSE che hanno però molti punti di contatto. Come dire, appunto: se guardi gli occhi di due gemelli sono identici, se fai due passi indietro e guardi la persona intera vedi che sono un uomo e una donna.
    Prometto di documentarmi meglio appena possibile.


    Pare che sia l'impronta di Wallace, senza nessun dubbio



    pare... senza dubbio. Non credo sia uno scivolone involontario: dubbi ce ne sono eccome, altro che.

    Grazie ai miei "informatori", per esempio, mi è stata riportata questa "soffiata". Glen Sample, l'autore del libro che parla di Wallace, sostiene che, sì, Wallace ha sparato, ma che l'impronta non identificata non fosse sua. Come dire: una posizione intermedia. Dice infatti Sample: "Both of our experts are working police I.D. officers. They go to court on a regular basis, testifying as expert witnesses. They said that the print was CLEARLY not a match. But what about the 14 points? They said that it is NOT uncommon to have a set of prints that have many matching points, but when they find points that DO NOT match, these negate the matching points."

    Traduco? Sample ha fatto esaminare, da altri esperti, l'impronta. Questi hanno sì trovato punti di contatto, ma anche punti di NON contatto. E la scienza delle impronte digitali dice che, anche se ci sono 20 punti di contatto, ne basta uno di non contatto per dimostrare che l'impronta è di un'altra persona.

    Ora, non vendo fumo: non ho letto Sample e quindi non so perché sostenga che Wallace fosse là. In tutti questi anni, però, nessuno è riuscito a presentare documantazioni sul fatto: le uniche carte sono i vari expertize: uno dice sì, l'altro dice no.

    Sarebbe interessante sapere, poi, cosa mai ci facesse là Wallace, che rapporti avesse con Oswald, cosa mai abbia fatto (ha dato un fucile a Oswald? Ha sparato mentre Oswald lo guardava? Dov'è scappato? Che arma ha usato? Da che finestra ha sparato?)

    [Modificato da Federico Ferrero 26/01/2004 16.55]

    [Modificato da Federico Ferrero 26/01/2004 16.56]

    Federico Ferrero
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    Diego Verdegiglio
    Post: 450
    Registrato il: 18/11/2002
    Veterano
    00 27/01/2004 02:21
    Risposta al Signor Maiucchi
    Le bufale comprendono un'impronta. Pare che sia l'impronta di Wallace, senza nessun dubbio. Il dubbio e' magari se sia stata davvero trovata alla Biblioteca.
    Se cosi' fosse, si arrendera' al complotto? ;-)

    Alessandro Maiucchi
    http://maiucchi.supereva.it
    (Blog-Forum-Basta!-Scrittura creativa-Rush-Queen-Kiss-Blade Runner)

    EGREGIO SIGNOR MAIUCCHI,
    CREDO DI ESSERE UN RICERCATORE SERIO SU QUESTO CASO, ALMENO COSI' DICONO PERSONE DI VAGLIA CHE MI ONORANO DELLA LORO AMICIZIA. MI CREDA PURE SE LE DICO CHE QUESTA E' UNA BUFALA ENORME (OVVIAMENTE, WALLACE, INVIATO DA JOHNSON, INVECE DI FAR LASCIARE IMPRONTE DAPPERTUTTO AL SOLO OSWALD PER INCASTRARLO, NON SOLO NON AVREBBE USATO GUANTI MA AVREBBE AVUTO L'ACCORTEZZA DI LASCIARNE ANCHE UNA SUA PER ESSERE IDENTIFICATO DECENNI DOPO! NESSUNA PERSONA SERIA, CHE SIA DAVVERO SERIA, PUO' CREDERE A QUESTE C.....E).RIPETO SENZA TEMA DI SMENTITE E A DISPETTO DEI CREDULONI DI PROFESSIONE: NON C'ERANO ESTRANEI AL SESTO PIANO O NEL DEPOSITO, NESSUNO NE HA VISTI E NEANCHE LEI SAPREBBE PRODURMI UN SOLO TESTE IN TAL SENSO. LE "INCHIESTE" GIORNALISTICHE VANNO PRESE CON LE MOLLE. SE TUTTAVIA LEI MI PRODURRA' PROVE INCONFUTABILI (RIPETO: PROVE INCONFUTABILI)DELLA PRESENZA DI UN ALTRO KILLER AL SESTO PIANO DEL MAGAZZINO DI LIBRI, SARO' LIETO DI DARLE RAGIONE. FINO A QUEL MOMENTO, CONTINUERO' A STUDIARE SERIAMENTE QUESTO CASO, SENZA FERMARMI ALLE RIVELAZIONI DA ANNIVERSARIO (NON DUBITI: NEL 2008 E NEL 2013 CI SARANNO ALTRE "NOVITA' CLAMOROSE"). PASSIAMO ORA ALLE COSE SERIE. APPROFITTO DI QUESTO MESSAGGIO PER CHIEDERE AGLI AMICI "ANZIANI" L'ACCERTAMENTO DI UN DETTAGLIO CHE MI ORA SFUGGE: I TESTIMONI CHE VIDERO L'ASFALTO DI ELM STREET COLPITO DA UNA PALLOTTOLA O DA FRAMMENTI DI PALLOTTOLA LO VIDERO A DESTRA O A SINISTRA DELLA LIMOUSINE? NEL SECONDO CASO E' MOLTO PROBABILE CHE IL PRIMO COLPO, FRAMMENTATOSI DOPO L'URTO CON UN RAMO DELLA QUERCIA,ABBIA RAGGIUNTO ELM STREET E ANCHE IL MARCIAPIEDE AI PIEDI DI TAGUE. UN'ALTRA POSSIBILITA' E' CHE IL PROIETTILE, DEVIATO DAL RAMO, SI SIA FRAMMENTATO DOPO L'URTO CON LA STRADA E IL SOLO NUCLEO DI PIOMBO-ANTIMONIO ABBIA RAGGIUNTO IL MARCIAPIEDE DI TAGUE. DATI PER PUNTI FERMI I DUE PROIETTILI PER JFK E CONNALLY AI FOTOGRAMMI 223-224 E 312-313, NON RISULTA COMUNQUE FACILE STABILIRE SE OSWALD ABBIA ESPLOSO IL PRIMO COLPO PRIMA O DURANTE IL PASSAGGIO DELL'AUTO SOTTO LA QUERCIA. ESSENDO OCCUPATO COL LIBRO LA TV DI MUSSOLINI, NON HO TEMPO PER ANDARE A SCARTABELLARE I MIEI DOCUMENTI PER DARE QUESTE RISPOSTE. SARO' GRATO A CHI, FRA I VECCHI AMICI, VORRA' RINFRESCARMI LA MEMORIA. A LEI I MIEI PIU' CORDIALI SALUTI,IN ATTESA CHE MI FORNISCA LE PROVE INCONFUTABILI CHE MI INCHIODERANNO AL COMPLOTTO. DV
    Diego Verdegiglio
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    kilos15
    Post: 44
    Registrato il: 04/09/2003
    Novizio
    00 27/01/2004 04:07
    La mia sul caso Wallace.
    Mi permetto di intervenire un attimo per far riflettere gli amici del forum e tutti coloro che si interessano al caso Kennedy su alcuni punti emersi negli interventi precedenti:
    è davvero sintomatico che Ferrero e tutti coloro che credono ciecamente alla conclusione ufficiale abbiano dubbi sull'impronta per moltissimi anni ritenuta anonima rilevata su uno degli scatoloni che si trovavano al sesto piano del Deposito dei libri, cioè nel "covo dell'assassino" e solo recentemente attibuita a Wallace, un killer professionista.
    Il merito di tale scoperta è di un ex agente della polizia di Dallas, Jay Harrison che ha deciso di confrontare l'impronta anonima con quella di un killer professionista, Wallace appunto, che avrebbe potuto trovarsi a Dallas quel 22 novembre. Ha affidato il compito del confronto a Netan Darry, uno dei migliori specialisti del Paese che ha appunto rilevato i 30 punti di confronto tra le due impronte e che ha affermato che se si trovasse in tribunale o in punto di morte sarebbe pronto a giurare che le impronte coincidono, e non dimentichiamo che è il parere di un esperto in materia, non di un entomologo o che altro, ma di un espetrto tra i migliori del Paese, che tra l'altro non era a conoscenza che l'impronta di confronto fosse di Wallace (e questo per fugare ogni dubbio sulla sua buona fede!).
    Tale impronta è stata al centro di numerosi esami e studi condotte da altri esperti nel campo dell'attibuzione e riconoscimento delle impronte digitali diversi da Darry e molti di essi sono arrivati alla conclusione che l'impronta è con moltissima probabilità, se nn addirittura senza alcun bubbio attribuibile a Wallace, riscontrando i famosi 30 punti di contatto tra l'impronta rilevata nel deposito e quella di Wallace.
    Faccio semplicemente notare che se tali studi fossero serviti per incriminare il solitario Oswald Ferrero e tutti coloro che la pensano come lui avrebbero senza ombra di dubbio creduto a tali conclusioni, affermando magari che la scientificità delle procedure è fuori discussione e che chiunque dubiti o metta in discussione tali conclusioni non è ben informato del caso Kennedy, che è un ignorante in materia, etc, etc, etc...
    Ma trattandosi dell'impronta attribuilile ad un'altro individuo diverso da Oswald e per di più attibuita ad un killer professionista allora si tirano fuori tutte le argomentazioni che possono far comodo per demolirla, e quindi si dice che se anche ci fossero 30 punti in comune nelle due impronte ne basta uno non in comune per affermare che quella non è l'impronta di Wallace, o si cita la storiella dei gemelli, del bambino e della bambina etc, etc, etc...
    Insomma, tutte le prove, anche dubbie e contestabili, piene di contraddizioni, raccolte contro Oswald sono tali solo per i complottisti mentre per gli "illuminati" come Ferrero sono chiarisssime e incontestabili, ma succede il contrario quando si tratta di prove che portano lontano da Oswald!
    Per rimanere infatti nel campo delle impronte digitali, quelle rinvenute sul fucile Mannlicher Carcano furono attribuite a Oswald, accreditando la sua colpevolezza agli occhi dell'opinione pubblica americana. Ma come si sà il ritovamento di tali impronte è al centro di controversie che durano da 40 anni! Infatti, nel forum si afferma nella sezione "Ecco perchè il complotto è una bufala" nel punto 3.intitolato "Oswald sparò con quel fucile" che il test del nitrato risultò positivo sulla mano di Oswald e che la sua impronta del palmo della mano fu ritovata dal tenente Day prima che l'arma fosse fatta easminare dall'FBI. Ma le cose non andarono affatto così! Al contrario le impronte di Oswald non furono mai trovate sul fucile Mannlicher Carcano che si sosteneva avesse usato. Attorno alla mezzanotte del 22 novembre l'FBI portò il Mannlicher Carcano al laboratorio dell'FBI a Washington. I tecnici del Bureau non trovarono NESSUNA impronta digitale e nemmeno altre impronte identificabili come quelle di Oswald. Il giorno seguente l'FBI restituì il fucile alla polizia di Dallas che annunciò più tardi, con grande enfasi che era stata trovata l'impronta del palmo di Oswald sul fucile. Ma ciò fu oggetto di un memorandum interno dell'FBI nel quale il rappresentante della Commissione Warren J. Lee Rankin poneva alla Commissione stessa l'interrogativo se l'impronta della mano ottenuta dal Dipartimento di polizia di Dallas fosse una vera impronta rilevata sulla canna del fucile o se fosse stata ricavata usando qualche altra fonte per cui trattavasi di materia che doveva essere chiarita. Ma la Commissine non fece alcuno sforzo per chiarirla, al contrario presentò l'impronta del palmo come un significativo indizio a carico di Oswald, quando una seria e significativa obiezione era sopravvenuta da un rappresentante della Commissione stessa!
    Inoltre, molti anni più tardi, nel 1984 l'agente Vincent Drain che aveva esaminato il fucile per l'FBI, a proposito della supposta impronta del palmo dichiarò al ricercatore Henry Hurt che non credeva ci fosse mai stata un'impronta del genere e dichiarò:" Tutto quello che riesco ad immaginarmi è che l'impronta di Oswald fosse il risultato di una specie di assorbimento dovuto al fatto che quella domenica notte faceva un gran caldo. Si poteva prendere l'impronta di Oswald dalla sua carta segnaletica e schiacciarla contro il fucile. Deve essere successo qualcosa del genere".
    Ma naturalmente per chi la pensa come Ferrero queste sono obiezioni da complottisti e che quindi si deve concludere che l'agente Drain, come anche Roger Craig, Jean Hill, Lee Bowers Jr. e tanti altri testimoni che non restarono convinti dalle conclusioni della Commisssione Warren fossero tutti affetti da manie di protagonismo nella migliore delle ipotesi e di disonestà nella peggiore!
    Quindi, in conclusione, si sollevano dubbi sull'impronta anonima attibuita a Wallace mentre è tutto liscio e regolare su quella ritrovata sul fucile e attibuita a Oswald.
    Che giudichino i lettori, per lo meno sull'obiettività e imparzialità di certe affermazioni, giudicate scientificamente inoppugnabili quando si tratta di Oswald e dubbie, fallaci, sospette, opinabili quando portano lontano da Oswald!
    Con simpatia
    Kilos15
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    Federico Ferrero
    Post: 133
    Registrato il: 17/11/2002
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    00 27/01/2004 09:39
    Le differenze sono due:

    1. Nel caso di Oswald l'impronta era parziale ma il pezzo di impronta rinvenuto era coincidente.

    2. Nel caso di Wallace l'impronta ha anche punti di non contatto (cioé diversi) e, per quanto ne so, basta un punto di non contatto per negare la coincidenza (l'esempio, sempre mal interpretato, valeva a questo, a far capire che ci possono essere impronte simili in tanti punti ma che ne basta uno dissimile per negare di fatto la coincidenza, a meno che esistano persone con impronte variabili).


    Ci sarebbe poi da notare, en passant, che l'impronta di Oswald (insieme ad altre, sugli scatoloni) fu trovata su un fucile rinvenuto al sesto piano, che aveva appena sparato sul corteo, e che Oswald era un dipendente di quel deposito ed era al lavoro quel giorno, e che il fucile era di Lee Oswald.
    Di Wallace non credo si possa dire altrettanto.

    Faccio poi notare che, di "simpatia", ne ho letta ben poca nel messaggio precedente nonostante la persistente chiosa. Ho smesso di considerare attacchi di tipo personale, desidererei un passo indietro anche da parte altrui: qui non si vende niente, non si guadagna niente. Si ha interesse per un caso e si cerca di informare. Non ci sono partiti politici, non accetto etichette né per me né per altri quali "warreniano", "complottista", "illuminato", "santone". Chi vuol fare, come si suol dire, casino, o sproloquiare per sentirsi importante (?) o per approfittarne parlando di politica, di storia, di destra e di sinistra, di economia, di comunisti e di fascisti, di magistratura e di governi ladri, di ufo e di marziani, troverà siti in abbondanza. Non questo.

    [Modificato da Federico Ferrero 27/01/2004 9.44]

    Federico Ferrero
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    kilos15
    Post: 45
    Registrato il: 04/09/2003
    Novizio
    00 27/01/2004 16:20
    Precisazioni.
    Non era questo l'intento, caro Ferrero, veramente. Non ho nulla di personale, ne con lei ne con nessun altro che la pensa diversamente da me. Il mio scopo era solo quello di far emergere, a mio parere, alcune contraddizioni, o meglio il differente approccio nel giudizio di alcuni fatti del caso Kennedy che chi come lei crede all'inesistenza del complotto attua nelle risposte all'interno del forum. Naturalmente è un mio personale giudizio, come personali sono anche le sue convinzioni sul caso. E le etichette di "complottista" e "warreniano" sono talvolta necessarie per distinguere i diversi punti di vista. Ma non mi sembra di aver mai usato a sproposito il forum, ne per guadagnarci qualcosa, ne per affermare mie personali posizioni politiche, ne per nessun altro motivo che non sia quello di discutere di un caso che a distanza di 40 anni appassiona ancora tantissima gente. Mi sono infatti sempre astenuto dall'intervenire quando si diramava l'argomento parlando della politica americana, delle Torri gemelle, di UFO etc.non considerando, came afferma lei il presente forum la sede più idonea per tali argomenti. Se però questa è stata la sua impressione o se si è sentito offeso da qualche mia frase me ne scuso. Preciso, in conclusione, che il mio "con simpatia" è un tipo personale di saluto, anche quando i miei interventi non sono molto simpatici. Mi sono sempre firmato così, adesso come in interventi precedenti. Pensavo si fosse capito, ma a quanto pare si devono precisare anche i saluti di cortesia.
    Con simpatia
    Kilos15
    Ps:è naturale che tutti i dubbi e le contraddizioni sull'impronta del palmo di Oswald rimangono, come anche quelle sull'impronta di Wallace. Ma se si deve usare un metro di giudizio esso deve essere applicato in egual modo, non facendo, come si suol dire due pesi e due misure.
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    sabatinogiuseppe59
    Post: 138
    Registrato il: 03/12/2002
    Frequentatore
    00 27/01/2004 18:41
    x Kilos 15

    Caro Kilos,
    ho molto apprezzato il tuo passionale e documentato messaggio in risposta ai soliti tentativi di buttare fango su tutto ciò che porterebbe lontano da Oswald. Riesci a dare perfettamente l'idea del modo, scandalosamente di parte, in cui ragionano i nostri interlocutori “colpevolisti”.
    Mi permetto di aggiungere un “piccolo” particolare per quel che riguarda l'impronta di Oswald che sarebbe stata trovata sul Mannlicher-Carcano.
    Il Rapporto Warren stesso ci informa del fatto che Oswald, nel giro di meno di 24 ore, smontò e rimontò il fucile, che è costituito, se non sbaglio, da dodici pezzi. Questa circostanza, sommata al fatto che il fucile era di Oswald, avrebbe dovuto determinare la scoperta di numerose impronte digitali del proprietario. Invece, come hai tu stesso ricordato, L'FBI non vi trovò un bel niente e, con un ritardo molto sospetto, la polizia di Dallas tirò fuori un'impronta che ha sollevato legittimi dubbi all'interno della stessa Commissione Warren. Ma anche ammettendo l'esistenza di una sola impronta, ciò non sarebbe compatibile con l'uso che Oswald aveva fatto del fucile.
    Qualcuno, non molto intelligentemente, potrebbe accampare la possibilità che Oswald avesse usato dei guanti. Neanche un idiota si preoccuperebbe di non lasciare impronte sapendo che sta per abbandonare sulla scena del delitto, non solo, il suo fucile, dal quale facilmente si potrà risalire alle generalità del possessore, ma anche il sacco di carta che lo aveva contenuto e sul quale non potrebbero non esserci decine di impronte di chi lo ha confezionato. Ma anche nel caso del sacco di carta siamo di fronte alla solita e unica impronta del palmo.
    Per quel che riguarda il caso Wallace, ho preferito non prestare il fianco al solito discredito. Mi piacerebbe sapere, però, da coloro che si riempiono la bocca di “bufale”, per quale motivo la polizia di Dallas, l'FBI e la Commissione Warren, ignorarono colpevolmente un'impronta identificabile ma non identificata. Perché non fecero allora quello che alcuni tentano di fare adesso?
    Ciao
    Giuseppe

    [Modificato da sabatinogiuseppe59 27/01/2004 18.43]

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    sabatinogiuseppe59
    Post: 139
    Registrato il: 03/12/2002
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    00 27/01/2004 18:44
    x DV

    Egregio DV,
    sebbene io mi renda conto di non poter far parte della schiera dei suoi amici e guardandomi bene dal ritenermi un anziano, desidero comunque pensare di poter contribuire a colmare il suo momentaneo vuoto di memoria.
    Oltre ai cinque testimoni che videro un proiettile colpire l'asfalto di Elm Street a lato della fiancata POSTERIORE DESTRA della limousine, ve ne fu un sesto, tale Eugene Aldredge, che, un giorno o due dopo l'assassinio, vide una traccia, lunga 10 cm e profonda 0,6 cm, nel mezzo del marciapiede del lato nord di Elm Street, e cioè quello più vicino al Book Depository. Aldredge non disse nulla all'FBI fino a poco tempo dopo la pubblicazione del Rapporto Warren, poiché presunse, abbastanza logicamente, che il foro era sicuramente stato notato e che sarebbe stato vagliato dagli investigatori. Quando si rese conto che la traccia era stata trascurata dall'inchiesta della Commissione contattò immediatamente l'FBI informando il Bureau di ciò che aveva visto. Inoltre, Aldredge riferì all'FBI che Carl Freund, un cronista del Dallas Morning News, aveva anch'egli identificato il foro come una traccia di proiettile.
    Meno di una settimana dopo che l'FBI era stata informato dell'esistenza e della posizione del foro, Aldredge si recò con un amico in Dealey Plaza per mostrargli il foro del proiettile, ma pur localizzandolo, entrambi si accorsero che era stato chiuso. Aldredge disse:
    “Quando arrivammo sul posto e, comunque, notammo la traccia, fu evidente che il foro era stato tappato con qualcosa, e sembrava essere un misto di calcestruzzo e amianto”.
    Nel suo rapporto sul foro, l'FBI ammise di averlo localizzato e lo descrisse di una lunghezza di circa 10 cm e largo 1.2 cm.
    Perché allora l'FBI ignorò il significato di questa scoperta?
    L'incredibile motivo fornito dall'FBI per giustificare questa grave omissione consisteva nell'incompatibilità di quel foro con i colpi presumibilmente esplosi da Oswald dalla finestra del sesto piano del TSBD!!!!!!!!!!!!!!
    Saluti
    Giuseppe
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    Federico Ferrero
    Post: 135
    Registrato il: 17/11/2002
    Frequentatore
    00 28/01/2004 10:18
    Ho raccolto l'invito a non usare due pesi e due misure, e infatti: l'impronta di Wallace non è (fino a prova contraria) quella trovata al sesto piano, perché ha punti di non coincidenza, mentre l'impronta di Owsald su fucile e sacco di carta non mostra punti di non coincidenza. Ergo: Oswald ha toccato pacco e fucile, Wallace non ha toccato dove fu trovata l'impronta.


    nel caso del sacco di carta siamo di fronte alla solita e unica impronta del palmo.



    Non è vero. Due impronte. Palmo e dito. Peraltro c'è abbondante letteratura su questo fatto e portare il pacco in verticale, tenendolo da sotto col palmo e verso la cima per tenerlo dritto, è del tutto compatibile con il modo in cui un individuo porterebbe con sé un pacco di quelle dimensioni e peso.


    pacco sul quale non potrebbero non esserci decine di impronte di chi lo ha confezionato


    Non è vero. Questo non è un fatto, è un'opinione peraltro non suffragata scientificamente. Il fatto è che c'erano due impronte, probabilmente quelle più fresche (risalenti a quella mattina, mentre le ditate del momento in cui confezionò il pacco posso ben essere state assorbite dalla porosità della carta).

    Peraltro sul pacco ho portato ampia documentazione: esisteva, aveva impronte di Oswald. Mi sembra di capire che questo sia stato accettato anche da chi ne negava l'esistenza.


    Il lungo sacco di carta....che non c'era.



    Mi astengo da considerazioni personali (tipo: che idiota Oswald a toccare così e cosà, perché allora varrebbe anche per il presunto Wallace che poi Wallace non è).

    [Modificato da Federico Ferrero 28/01/2004 10.18]

    Federico Ferrero
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    Diego Verdegiglio
    Post: 451
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    00 29/01/2004 02:14
    Ringrazio il Sig. Sabatino. Altre domande
    Egregio Signor Sabatino,
    La ringrazio molto per il Suo contributo alla mia domanda. Le sarei inoltre molto grato se volesse cortesemente dirmi in quale rapporto dell'FBI (citandomi numero e data) potrei trovare la frase relativa al fatto che la traccia di proiettile su Elm Street sia stata tappata perché non corrispondeva ai colpi di Oswald. Riguardo alle impronte sull'arma e sul sacco di carta, desidero chiederLe se i periti di impronte mettono in evidenza solo le impronte identificabili omettendo altre impronte non identificabili (nel senso che sono strisciate, confuse, non ben premute, evaporate, assorbite dal materiale maneggiato ecc)e se in questo caso Lei ritiene che gli esperti FBI si siano concentrati, come a me sembrerebbe ovvio, solo sulle impronte sulle quali si poteva lavorare e non altre eventuali. In questo caso le impronte lasciate qua e là sarebbero molte di più di quelle poi effettivamente esaminate e identificate. Riguardo a Wallace (non ho ancora visto la trasmissione, vado perciò un pò a casaccio in base a quanto ho letto) Le sarei grato se mi specificasse quanto segue:
    - ci sono testimonianze di estranei nel deposito la mattina del 22 novembre fino a subito dopo l'attentato? Potrebbe citarle?
    - si è saputo dove fosse questo Wallace il 22 novembre 1963?
    - in base a cosa il poliziotto di Dallas che ha di recente esaminato l'impronta di Wallace ha iniziato la sua indagine e perché?
    - qual è il metodo di confronto delle impronte usato da questo poliziotto e come sarebbe risalito a quella di questo Wallace?
    - se questo Wallace ha sparato vuol dire che Oswald gli ha fornito il fucile, dato che i colpi furono certamente sparati solo da quell'arma? Era in sua compagnia al sesto piano? Come poté uscire Wallace dal deposito dopo l'attentato e come vi era entrato?
    - come si spiegano le tracce di polvere da sparo sulle mani di Oswald?
    - come mai il killer professionista Wallace, sicario del vicepresidente degli Stati Uniti, avrebbe lasciato al sesto piano una sua impronta e in quale punto l'avrebbe lasciata?
    - come si spiegano i punti di NON COINCIDENZA delle impronte di Wallace con quella ritrovata nel TSBD di cui parla Ferrero?
    - chi ha certificato che il poliziotto di Dallas abbia effettivamente trovato l'impronta del TSBD per un confronto con quella di Wallace? Wallace è morto o è vivo?
    - L'HSCA trovò prove di estranei o di complici di Oswald al sesto piano del magazzino? Perché Bill Sol Estes non fa ascoltare i nastri registrati da Cliff Carter, uomo di Johnson, in cui si farebbe il nome del killer?
    - trovo stranissima la coincidenza della pubblicazione di questa notizia nel quarantennale. Da quanto tempo andava avanti l'analisi dell'impronta di questo Wallace? Cosa dice ESATTAMENTE il testo della trasmissione? Ne ho discusso oggi col regista Renzo Martinelli ("Porzus", "Vajont", "Piazza delle Cinque Lune")ma brancolavo un pò nel buoi perché non ho visto la puntata di Voyager. Spero che la redazione voglia darmene una copia. Grazie e cordiali saluti. DV
    Diego Verdegiglio
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    sabatinogiuseppe59
    Post: 144
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    00 30/01/2004 11:41
    x DV
    Egregio Signor Verdegiglio,
    Lei mi ha letteralmente mitragliato di domande sul presunto killer citato dal programma di Rai Due come se io stessi combattendo una battaglia personale per dimostrare la presenza di quell'uomo al sesto piano del TSBD, il 22 novembre 1963. Qui urge una precisazione. Di Malcolm Everett Wallace a me non frega assolutamente niente. Se da un'occhiata ai miei interventi a partire dalla data in cui è stato trasmesso il programma, si accorgerà che nei messaggi i riferimenti a Wallace sono praticamente inesistenti. Vi ho accennato in qualche occasione solo allo scopo di evidenziare il solito difetto di qualcuno, consistente nell'usare, molto spesso, due pesi e due misure. Infatti, se per Ferrero sono sufficienti i punti di non contatto dell'impronta per dimostrare l'estraneità di Wallace ai fatti di Dallas, per lo stesso Ferrero non è sufficiente, ad esempio, la testimonianza del perito dell'FBI Stombaugh, il quale dichiarò di non essere capace di stabilire se le fibre provenivano dalla coperta oppure no. Per Ferrero provenivano da quella coperta e basta. Questi metodi sono francamente inaccettabili. Tutto qui. Per il resto, non ho nessuna intenzione di approfondire l'argomento Wallace e quindi non potrò rispondere alle sue domande. In questa storia potrebbe anche esserci qualcosa di vero, ma preferisco andarci con i piedi di piombo standone fuori, e se son rose fioriranno.
    Sono riuscito a registrare il programma direttamente sul computer, anche se a causa di problemi tecnici e di una non perfetta ricezione di Rai 2, il risultato non è stato dei migliori. Ma è stato sufficientemente discreto da poter cogliere un particolare, per la verità abbastanza noto, che mi ha alquanto turbato proprio perchè conferma clamorosamente dei sospetti che andavano verificati.
    Il documentario ci mostra una diversa inquadratura dell'assassinio di Oswald (la vittima appena si intravede) che mette in evidenza la sconvolgente impassibilità (e l'assoluto disinteresse a proteggere Oswald sul davanti) di Jesse Curry dopo lo sparo esploso da Jack Ruby. Se mi dà la sua e-mail, che non ho più, le invio qualche fotogramma di questa sequenza.

    Sul discorso delle impronte potrei anche essere d'accordo con Lei. Ma allora come mai sul fucile di Oswald fu rilevata, oltre all'unica presunta impronta leggibile, solo un'altra impronta non leggibile?
    Stando al suo ragionamento dovevano essercene parecchie non leggibili.
    La notizia della traccia sul marciapiede nord di Elm Street l'ho letta in un articolo di Michael Griffit, che non fornisce i dati che Lei chiede ma fornisce i nomi di due testimoni, di cui un giornalista. L'articolo probabilmente allude alla chiusura del foro perchè non corrispondeva ai colpi di Oswald. Il rapporto dell'FBI dice che la traccia fu ignorata perchè incompatibile con gli spari dal deposito. Bè, se non è la stesa cosa, ci manca poco.
    Comunque se Lei intende dire che si fida solo di rapporti identificabili, sono nelle condizioni di indicargliene qualcuno. Basta andarsi a leggere le rivelazioni dell'Assassination Records Review Board, che, come saprà certamente, non è un'associazione internazionale di complottisti.

    Saluti
    Giuseppe



    [Modificato da sabatinogiuseppe59 30/01/2004 12.06]

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    Diego Verdegiglio
    Post: 452
    Registrato il: 18/11/2002
    Veterano
    00 31/01/2004 11:56
    Verdegiglio per SAbatino
    RISPOSTE AL SIGNOR SABATINO:


    x DV

    Egregio Signor Verdegiglio,
    Lei mi ha letteralmente mitragliato di domande sul presunto killer citato dal programma di Rai Due come se io stessi combattendo una battaglia personale per dimostrare la presenza di quell'uomo al sesto piano del TSBD, il 22 novembre 1963. Qui urge una precisazione.

    Di Malcolm Everett Wallace a me non frega assolutamente niente.
    SONO LIETO DI VEDERGLIELO SCRIVERE



    Se da un'occhiata ai miei interventi a partire dalla data in cui è stato trasmesso il programma, si accorgerà che nei messaggi i riferimenti a Wallace sono praticamente inesistenti. Vi ho accennato in qualche occasione solo allo scopo di evidenziare il solito difetto di qualcuno, consistente nell'usare, molto spesso, due pesi e due misure. Infatti, se per Ferrero sono sufficienti i punti di non contatto dell'impronta per dimostrare l'estraneità di Wallace ai fatti di Dallas, per lo stesso Ferrero non è sufficiente, ad esempio, la testimonianza del perito dell'FBI Stombaugh, il quale dichiarò di non essere capace di stabilire se le fibre provenivano dalla coperta oppure no. Per Ferrero provenivano da quella coperta e basta. Questi metodi sono francamente inaccettabili. Tutto qui.

    SBAGLIO O L'ANALISI DELLE FIBRE DICHIARO' "COMPATIBILI" QUELLE FIBRE CON QUELLE DELLA COPERTA DI OSWALD? SE L'ITALIANO E' UNA NOSTRA LINGUA COMUNE, DIREI CHE IL PERITO, PUR NON ACCERTANDOLO, DICHIARO' CHE LE FIBRE "POTEVANO" ESSERE DI QUELLA COPERTA. IO SUPPONGO CHE PUR NON ESSENDO UNA "PROVA", FOSSE UN INDIZIO VALIDO. OSSIA SE IL PERITO AVESSE TROVATO, CHE NE SO, FIBRE DI LINO E CANAPA DI COLORE ROSSO E VIOLETTO ASVREBBE DOVUTO "ESCLUDERE" LA COMPATIBILITA' FRA IL TIPO DI FIBRE RINVENUTE E LA COPERTA DI OSWALD. INVECE SIA LA COMPOSIZIONE CHE IL COLORE DELLE FIBRE RITROVATE (VADO A MEMORIA: MI CORREGGA SE SBAGLIO)"POTEVANO" FAR PARTE DI QUELLE DI CUI ERA COMPOSTA LA COPERTA. SPERO CHE LEI SIA D'ACCORDO SUL FATTO CHE, PUR NOPN COSTITUENDO UNA PROVA SCHIACCIANTE,QUESTA POSSIBILITA' CONDUCEVA VERSO UNA BUONA POSSIBILITA' CHE IL FUCILE FOSSE STATO AVVOLTO IN QUELLA COPERTA, COME TESTIMONIO' MARINA (OVVIAMENTE, PER CHI CREDE AL COMPLOTTO, RICATTATA, INTIMIDITA O "COMPRATA" DALL'FBI!)



    Per il resto, non ho nessuna intenzione di approfondire l'argomento Wallace e quindi non potrò rispondere alle sue domande.

    ME NE DISPIACE MOLTO. GIRO LE STESSE DOMANDE A CHI VORRA' CORTESEMENTE RISPONDERMI PUNTO PER PUNTO.GRAZIE.


    In questa storia potrebbe anche esserci qualcosa di vero, ma preferisco andarci con i piedi di piombo standone fuori, e se son rose fioriranno.

    DEPONE A FAVORE DELLA SUA INTELLIGENZA STARNE FUORI. COSI', A NASO, CREDO CHE NON FIORIRA' NULLA DI CLAMOROSO, ALMENO FINO AL PROSSIMO ANNIVERSARIO CON RELATIVE VENDITE DI INTERVISTE E MEMORIALI.

    Sono riuscito a registrare il programma direttamente sul computer, anche se a causa di problemi tecnici e di una non perfetta ricezione di Rai 2, il risultato non è stato dei migliori. Ma è stato sufficientemente discreto da poter cogliere un particolare, per la verità abbastanza noto, che mi ha alquanto turbato proprio perchè conferma clamorosamente dei sospetti che andavano verificati. Il documentario ci mostra una diversa inquadratura dell'assassinio di Oswald (la vittima appena si intravede) che mette in evidenza la sconvolgente impassibilità (e l'assoluto disinteresse a proteggere Oswald sul davanti) di Jesse Curry dopo lo sparo esploso da Jack Ruby. Se mi dà la sua e-mail, che non ho più, le invio qualche fotogramma di questa sequenza.

    E' UN DISCORSO (CORREDATO DA FOTO) CHE AFFRONTO NEL MIO LIBRO, CHE LEI NON HA VOLUTO GRAZIOSAMENTE LEGGERE. NON CHE NE FOSSE OBBLIGATO, PER CARITA', MA SAREBBE STATA UNA BUONA BASE DI DISCUSSIONE. FRITZ E CURRY SI ARRESERO ALLA STAMPA E, MENTRE SI AVVICINAVA L'AUTO PER IL TRASFERIMENTO, LASCIARONO FRONTALMENTE LIBERO IL CAMPO PER FOTOGRAFI E CINEOPERATORI. FRITZ, MEZZO RIMBAMBITO DALLA NOTTATA IN BIANCO SEGUITA AGLI INTERROGATORI DEL SABATO (PER ALCUNE ORE SI IGNORO' DOVE FOSSE),SI SPOSTO' ALLA SUA DESTRA PER ANDARE AD APRIRE LO SPORTELLO DELL'AUTO. LA SUA MANCANZA DI REAZIONE PER ALCUNI SECONDI DOPO LO SPARO COLPI' MOLTISSIMO ANCHE ME, AL PUNTO DA IPOTIZZARE NEL MIO LIBRO CHE (STANTI I VIZI DI FORMA CHE SI SAREBBERO VERIFICATI IN UN EVENTUALE PROCESSO AD OSWALD, CON ASSOLUZIONE DELL'IMPUTATO PER ERRATA RACCOLTA DELLE PROVE E RIMOZIONE ILLEGALE DEL CADAVERE DI KENNEDY)RUBY SIA STATO INVIATO DALLA POLIZIA (DIETRO PROMESSA DI DENARO E POCO CARCERE)AD UCCIDERE OSWALD PRIMA CHE FOSSE MESSO NELLE MANI DELL'INCORRUTTIBILE SCERIFFO DECKER, CON CONSEGUENTI PERDITE DI POLTRONE E CARICHE DI FRITZ, CURRY SU SU FINO AL SINDACO DI DALLAS, VERO CAPO DELLA POLIZIA CITTADINA. UN ASSASSINIO QUINDI DEL TUTTO SGANCIATO DA QUELLO DI KENNEDY. POI LO STUDIO DI TEMPI E CONTRATTEMPI DEI MOVIMENTI DI OSWALD E RUBY QUELLA MATTINA MI HA ABBASTANZA CONVINTO DELL'ASSOLUTA MANCANZA DI UN MANDANTE REALE DI RUBY, SE SI ESCLUDONO I DISCORSI COI SUOI AMICI POLIZIOTTI CHE AVEVANO POTUTO "CARICARE" LA SUA PSICHE CONTRO OSWALD (VEDI COLLOQUI COL POLIZIOTTO OLSEN E LA SUA FIDANZATA). LA COSA CHE MI CONVINSE ANCORA DI PIU' FU CHE, ALL'ATTO DELLA SENTENZA DI CONDANNA ALLA SEDIA ELETTRICA (POI TRAMUTATA IN ERGASTOLO FINO A REVISIONE IN APPELLO), RUBY NON ABBIA SENTITO IL BISOGNO DI CHIAMARE I GIORNALISTI E SPIFFERARE TUTTO. A QUEL PUNTO, PERSO PER PERSO, MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI: "MI AVETE FREGATO, LE PROMESSE NON ERANO QUESTE. SE DEVO FINIRE ARROSTO SULLA SEDIA,A QUESTO PUNTO DICO TUTTO E VI COINVOLGO". NIENTE DEL GENERE, NE' MEMORIALI POSTUMI AD AVVOCATI O FAMILIARI. L'ULTIMA REGISTRAZIONE DELLA VOCE DI RUBY SUL LETTO DI MORTE, FATTA DI NASCOSTO DAL FRATELLO EARL, RIBADISCE LA SUA ASSOLUTA ESTRANEITA'A QUALUNQUE COMPLOTTO. PUO' AVER SAPUTO FRITZ, NEI DUE GIORNI DI DETENZIONE DI OSWALD, CHE "QUALCUNO" PENSAVA DI FAR FUORI OSWALD DURANTE IL TRASFERIMENTO? FORSE: QUESTO ASSASSINIO DEL KILLER DI KENNEDY AVREBBE MESSO LETTERALMENTE UNA PIETRA TOMBALE SU UN EVENTUALE PROCESSO AD OSWALD, CHE RISCHIAVA DI TRASFORMARSI IN UN PROCESSO A DALLAS. NON ABBIAMO UNA RISPOSTA A QUESTA DOMANDA, MA NON BISOGNA MAI DIMENTICARE IL CONTESTO STORICO E IL CLIMA PARTICOLARISSIMO CHE SI VIVEVA A DALLAS DURANTE QUEL WEEK END.


    Sul discorso delle impronte potrei anche essere d'accordo con Lei. Ma allora come mai sul fucile di Oswald fu rilevata, oltre all'unica presunta impronta leggibile, solo un'altra impronta non leggibile? Stando al suo ragionamento dovevano essercene parecchie non leggibili.

    SI, IO PENSO CHE CE NE FOSSERO, MA (COME MI HANNO DETTO ESPERTI ITALIANI CHE HO INTERPELLATO) DIPENDE DAL TIPO DI MATERIALE SUL QUALE SI METTONO LE MANI. VI SONO MATERIALI SCARSAMENTE RICETTIVI DELLE IMPRONTE, ALTRI DAI QUALI (A CAUSA DI AGENTI ATMOSFERICI, CALORE, POROSITA' ECC)LE IMPRONTE SCOMPAIONO PRESTO. LA PRESSIONE PIU' O MENO ACCENTUATA DELLA PELLE (GRASSA, SUDATA ECC) E' MOLTO IMPORTANTE AFFINCHE' SI LASCI UN'IMPRONTA VISIBILE. IO CREDO CHE, NONOSTANTE LA NOSTRA ABISSALE DISTANZA SU QUESTO CASO,LEI NON VOGLIA COLTIVARE UN IRRAGIONEVOLE DUBBIO SUL FATTO CHE OSWALD ABBIA PORTATO IL SUO FUCILE NEL DEPOSITO E ABBIA SPARATO ALLA LIMOUSINE. SE MI DICE CHI ALTRI L'ABBIA FATTO E QUANDO E COME, SONO PRONTO A PARLARNE CON LEI: PURCHE' NON MI VENGA A PARLARE DI IPOTETICI "AGENTI SEGRETI" CHE SCARDINANO IL GARAGE DEI PAINE, PRENDONO IL FUCILE, LO INTRODUCONO SOLO LEI SA COME NEL DEPOSITO E SPARINO A KENNEDY MENTRE OSWALD SE NE STA IGNARO A MANGIARE UN PANINO IN MENSA!!!!!!!SE HA PROVE DI TUTTO QUESTO (TESTIMONIANZE ECC), ATTENDO CHE ME LE FORNISCA, PURCHE' NON FINIAMO NEL VICOLO CIECO DEL "HANNO DISTRUTTO E NASCOSTO LE PROVE DI TUTTO QUESTO". SE E' COSI', LASCI PERDERE.



    La notizia della traccia sul marciapiede nord di Elm Street l'ho letta in un articolo di Michael Griffit, che non fornisce i dati che Lei chiede ma fornisce i nomi di due testimoni, di cui un giornalista.

    GIA' LA FONTE MI INSOSPETTISCE NON POCO. LA MANCANZA DI RIFERIMENTI PRECISI MI INSOSPETTISCE ANCORA DI PIU'.


    L'articolo probabilmente allude alla chiusura del foro perchè non corrispondeva ai colpi di Oswald. Il rapporto dell'FBI dice che la traccia fu ignorata perchè incompatibile con gli spari dal deposito. Bè, se non è la stesa cosa, ci manca poco.

    NO, CI MANCA MOLTISSIMO. LEI HA AFFERMATO CHE L'FBI FECE TAPPARE IL FORO PERCHE' NON CORRISPONDEVA ALLA TRAIETTORIA "UFFICIALE" DI OSWALD ALLA FINESTRA. CHI HA LETTO IL SUO MESSAGGIO PUO' AVER CAPITO ESATTAMENTE QUESTO! POI LE CHIEDO: L'FBI IGNORO' QUESTO FORO PRIMA O DOPO LE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE WARREN? CIOE' "IN CORSO D'OPERA" O A LAVORI FINITI? LEI SA CHE LA TRAIETTORIA DEI COLPI FU APPROFONDITA DALLA COMMISSIONE NELL'ESTATE DEL 1964, DOPO UN ACCURATO STUDIO DI ZAPRUDER, DELLA TESTIMONIANZA TAGUE E DEL MARCIAPIEDE COLPITO. UNA PRIMA RICOSTRUZIONE DELL'FBI NON AVEVA ACCERTATO LA SEQUENZA DEI COLPI E NEANCHE LA COMMISSIONE RIUSCI' AD ACCERTARLA AL 100% ALLA FINE. SOLO GLI STUDI SULLE TRACCE DI METALLO LASCIATE SUL MARCIAPIEDE SOTTO TAGUE PERMISERO DI ACCERTARE CHE ERA STATO COLPITO DAL NUCLEO DELLA PALLOTTOLA E NON DALLA CAMICIATURA, CHE AVEVA COLPITO L'ASFALTO. IO CREDO CHE LA SUA TENDENZIOSA AFFERMAZIONE SULL'FBI TENDA A FAR CREDERE CHE L'FBI ABBIA VOLUTO SCIENTEMENTE IGNORARE LA TRACCIA SULL'ASFALTO PERCHE' NON COINCIDEVA CON LE CONCLUSIONI UFFICIALI. NON E' QUESTO CIO' CHE LEI VORREBBE INSINUARE? LE CONCLUSIONI UFFICIALI FURONO POI RIBADITE 15 ANNI DOPO DALL'HSCA E TUTTE LE COMMISSIONI ACCERTARONO IL FATTO CHE UNA PALLOTTOLA SI ERA FRAMMENTATA E IL NUCLEO AVEVA RAGGIUNTO (NON SAPPIAMO CON QUALE TRAIETTORIA)IL MARCIAPIEDE DI TAGUE. E' DEL TUTTO PROBABILE CHE IL DURO LEGNO DELLA QUERCIA TEXANA ABBIA SPACCATO LA PALLOTTOLA: UNA PARTE CONTINUO' LA SUA CORSA VERSO TAGUE, LA CAMICIATURA RAGGIUNSE L'ASFALTO VICINO ALLA LIMOUSINE. E' UN'IPOTESI PROBABILE. IO CREDO INVECE CHE LEI VOLESSE METTERE IN LUCE I SOLITI "CATTIVONI" DELL'FBI IN MALAFEDE, LAZZARONI PRONTI A DISTORCERE LE INDAGINI, NON E' COSI'? C'E' GENTE CHE SI AGGRAPPA MANI E PIEDI AI RAPPORTI INIZIALI DELL'FBI, MENTRE LA COMMISSIONE WARREN ERA ANCORA AL LAVORO, PER METTERNE IN EVIDENZA PECCHE E MANCANZE (CHE PURE CI FURONO). SAREBBE COME SE LEI ENTRASSE IN UNA BELLA VILLA ANCORA IN COSTRUZIONE E COMINCIASSE A CRITICARE:"MA QUI I VETRI HANNO DISEGNATA SOPRA UNA "S" DI CALCE! MA QUI I SANITARI HANNO ANCORA INCOLLATA LA CARTA DEL VENDITORE! MA NON C'E' NEANCHE LO SCALDABAGNO IN FUNZIONE E LA LINEA TELEFONICA ATTIVA! MA QUI IL TRAMEZZO E IL SOPPALCO NON SONO STATI ANCORA MESSI!". AVREBBERO UN BEL DA FARE I PROPRIETARI E I MURATORI NEL DIRLE CHE LA VILLA E' ANCORA IN COSTRUZIONE, CHE STANNO ADOTTANDO LE SOLUZIONI FINALI, CHE PROVVEDERANNO A METTERE TUTTO A POSTO E A CONSEGNARE I LAVORI BEN FATTI. NO, LEI SAREBBE SEMPRE CONVINTO CHE QUELLA E' UNA PESSIMA COSTRUZIONE PERCHE' HA ASSISTITO AI LAVORI IN CORSO. MENTRE ERA LA COMMISSIONE (E SOLO LEI) A DOVER DARE IL QUADRO COMPLETO E FINALE DELL'INCHIESTA, C'E' GENTE CHE SI ATTACCA MESCHINAMENTE AI LAVORI PREPARATORI, AI RAPPORTI PARZIALI E INIZIALI CHE GLI INVESTIGATORI HANNO AVUTO L'ASSOLUTA IMPRUDENZA DI RENDERE PUBBLICI, COME SE CRITICI E GIORNALISTI AVESSERO TUTTI I REQUISITI PER ANALIZZARLI E FARLI A PEZZI, GETTANDOLI IN PASTO AL PUBBLICO.

    Comunque se Lei intende dire che si fida solo di rapporti identificabili, sono nelle condizioni di indicargliene qualcuno.

    SI', MI FIDO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DI RAPPORTI IDENTIFICABILI. LEI, NONOSTANTE LE DIVERGENZE, MI SEMBRA UN VERO APPASSIONATO AL CASO: A MIO AVVISO FAREBBE BENE A FARE ALTRETTANTO. LA MAGGIORA PARTE DEI GIORNALISTI NON CERCA LA VERITA', MA LA NOTIZIA, LO "SCOOP" E BASTA. TENGA SEMPRE PRESENTE QUESTO!


    Basta andarsi a leggere le rivelazioni dell'Assassination Records Review Board, che, come saprà certamente, non è un'associazione internazionale di complottisti.

    SCUSI, DI QUALI RIVELAZIONI PARLA? POTREBBE SPECIFICARE MEGLIO? MA L'ARRB NON HA IL COMPITO DI RINTRACCIARE E ACQISIRE TUTTI I MATERIALI ORIGINALI "PER LA STORIA"? LE SAREI GRATO SE VOLESSE DIRMI A QUALI "RIVELAZIONI" SI RIFERISCE E IN RAPPORTO SPECIFICO ALLE DOMANDE CHE LE HO POSTO. LA RINGRAZIO. SALUTI. DV


    Saluti
    Giuseppe





    Diego Verdegiglio
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    sabatinogiuseppe59
    Post: 148
    Registrato il: 03/12/2002
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    00 02/02/2004 19:59
    x DV
    Importante premessa:
    in più di due anni di partecipazione a questo forum non ho mai affermato di ritenere Oswald assolutamente estraneo ai fatti di Dallas. Sono consapevole delle circostanze che lo inchioderebbero a responsabilità attive, o almeno passive, nell'attentato. Mi esprimo al condizionale, perchè sono altresì a conoscenza di circostanze assolutamente in antitesi con quelle di cui sopra. Che poi io sia intimamente convinto che Oswald sia stato incastrato da qualcuno, questo fa parte della sfera delle sensazioni, che si deve inevitabilmente scontrare con quelle situazioni reali che invece lo vedono coinvolto. L'ipotesi che comunque non accetto è quella che vedrebbe Oswald come unico responsabile. Spero di essere stato chiaro una volta per tutte. Credo anche che ad Oswald, nel momento in cui lo giudichiamo, dobbiamo riconoscere tutte le garanzie possibili e anche di più, non solo perchè essendo stato ucciso non ha potuto difendersi e magari far luce sugli eventi, ma anche perchè l'ipotesi del folle solitario rappresentava la soluzione meno impopolare di tutte e la tentazione di confermarla senza andarne a cercare altre fu sicuramente irresistibile. Se poi lo stesso Verdegiglio non esclude la possibilità che il mandante dell'assassinio di Oswald sia stata proprio la polizia di Dallas, questo vuol dire che tutto era possibile nel contesto a cui fa riferimento DV. Anche la fabbricazione o la manipolazione delle prove.

    Risposte a DV

    SBAGLIO O L'ANALISI DELLE FIBRE DICHIARO' "COMPATIBILI" QUELLE FIBRE CON QUELLE DELLA COPERTA DI OSWALD?

    Liebeler fece rilevare, però, che la prova delle fibre era estremamente “tenue”. Paul Stombaugh, l’esperto dell’FBI che si era occupato della prova delle fibre, aveva dichiarato che, poiché le fibre rinvenute nel sacco di carta erano di due tipi molto correnti e poiché la coperta conteneva trenta tipi di fibre dei quali solo due erano identici a quelli delle fibre rinvenute nel sacco, non vi erano elementi di prova sufficienti per valutare se fosse o meno probabile che le fibre rinvenute nel sacco provenissero dalla coperta. Stombaugh aveva dichiarato: “Tutto quello che mi sento di dire è che è possibile che queste fibre possano provenire da questa coperta”. Eppure sebbene Stombaugh avesse rifiutato di dire che era probabile che le fibre provenissero dalla coperta, nel capitolo si asseriva che la prova delle fibre dimostrava che il sacco aveva in qualche momento contenuto il fucile (quando si dice “l'obiettività della Commissione”). Non trova strano, signor Verdegiglio, che il fucile smontato non abbia lasciato alcuna traccia nel sacco, e quindi, che abbia potuto trasportare tracce di qualcos'altro senza averne lasciate di proprie? Lei afferma di ritenere, comunque, un indizio valido la presenza di quelle fibre.
    Perchè non ritiene un indizio valido a favore di Oswald il fatto che la sua impronta sul fucile venne fuori solo dopo la sua morte e dopo il negativo riscontro dell'FBI? Eppure questo indizio a favore dovrebbe essere ancora più valido di quello a sfavore riguardante le fibre. E non le sembra strano che una fondamentale prova a carico del sospetto non fosse stata resa immediatamente pubblica? Henry Wade non aspettava altro, dopo aver raccontato una marea di stupidaggini. E non sono altrettanto validi indizi, la non identificazione del sacco di carta da parte di Wesley Frazier e della Randle e il fatto che nessuno all'interno del deposito notò il lungo e pesante involucro, tanto che Jack Dougherty vedendo arrivare Oswald non vide niente nelle sue mani?

    FRITZ E CURRY SI ARRESERO ALLA STAMPA E, MENTRE SI AVVICINAVA L'AUTO PER IL TRASFERIMENTO, LASCIARONO FRONTALMENTE LIBERO IL CAMPO PER FOTOGRAFI E CINEOPERATORI. FRITZ, MEZZO RIMBAMBITO DALLA NOTTATA IN BIANCO SEGUITA AGLI INTERROGATORI DEL SABATO (PER ALCUNE ORE SI IGNORO' DOVE FOSSE),SI SPOSTO' ALLA SUA DESTRA PER ANDARE AD APRIRE LO SPORTELLO DELL'AUTO. LA SUA MANCANZA DI REAZIONE PER ALCUNI SECONDI DOPO LO SPARO COLPI' MOLTISSIMO ANCHE ME.

    Credo che colui che precedeva Oswald e che cercò di aprire lo sportello fosse Curry. Se ho ben capito, Fritz doveva essere l'uomo che nelle immagini a cui mi riferisco appare alla destra di Curry in mezza ad altre due persone. Queste due persone reagiscono immediatamente allo sparo di Ruby. La noncuranza di Curry, sommata a quella non meno sconvolgente di Fritz (se era lui), vanno ad aggiungersi alle già innumerevoli e molto sospette stranezze di questa vicenda. Inoltre, l'auto che attendeva Oswald, era al posto sbagliato nel momento giusto, e questo, ovviamente per caso, consentì a Ruby di avere lo spazio sufficiente per avvicinarsi alla sua vittima senza alcun problema. Sono d'accordo con Lei quando ipotizza che l'uccisione di Oswald potesse non avere nessun legame con l'assassinio di Kennedy, e che la stessa polizia avrebbe potuto avere interesse ad eliminare Oswald. Questa teoria fu avanzata anche da Leo Sauvage nel suo libro “Chi ha ucciso il Presidente?”, pubblicato nel 1965. Ma non ho nessuna intenzione di valutare l'ipotesi che Ruby possa aver fatto di testa sua. Anche in questo caso ci sono una miriade di indizi che escludono questa possibilità.

    GIA' LA FONTE MI INSOSPETTISCE NON POCO. LA MANCANZA DI RIFERIMENTI PRECISI MI INSOSPETTISCE ANCORA DI PIU'.

    Mi perdoni, ma il fatto che il nome di Michael Griffith la insospettisca non è motivo di particolari riflessioni da parte mia. Non ricordo che Lei abbia mai scritto parole di apprezzamento nei confronti di un autore complottista. Per cui, mi riperdoni, ma in questo caso la sua credibilità è alquanto scarsa. Se Lei si fida solo di riferimenti precisi e di rapporti identificabili, perchè non ritiene attendibili, almeno in alcuni punti, il Rapporto Sommario e il Rapporto Supplementare dell'FBI, tanto per fare un esempio?

    LEI HA AFFERMATO CHE L'FBI FECE TAPPARE IL FORO PERCHE' NON CORRISPONDEVA ALLA TRAIETTORIA "UFFICIALE" DI OSWALD ALLA FINESTRA. CHI HA LETTO IL SUO MESSAGGIO PUO' AVER CAPITO ESATTAMENTE QUESTO!

    Non ho detto che l'FBI fece tappare il foro (vada a rileggere), ma solo che ne era a conoscenza e che lo aveva ignorato perchè non lo riteneva pertinente al caso.

    L'FBI IGNORO' QUESTO FORO PRIMA O DOPO LE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE WARREN? CIOE' "IN CORSO D'OPERA" O A LAVORI FINITI?

    Eugene Aldredge informò l'FBI della sua scoperta dopo la pubblicazione del Rapporto Warren, e cioè dopo che si rese conto che la Commissione non aveva preso in considerazione quella traccia. Si evince però che l'FBI lo sapesse già molto prima e che l'aveva a sua volta ignorata per il motivo già descritto in precedenza.

    E' DEL TUTTO PROBABILE CHE IL DURO LEGNO DELLA QUERCIA TEXANA ABBIA SPACCATO LA PALLOTTOLA. UNA PARTE CONTINUO' LA SUA CORSA VERSO TAGUE, E LA CAMICIATURA RAGGIUNSE L'ASFALTO VICINO ALLA LIMOUSINE. E' UN'IPOTESI PROBABILE.

    Lei non si limita a parlare di ipotesi possibile, ma preferisce ritenerla probabile come se avesse delle prove convincenti in quel senso. Quali sono? Non solo non mi risulta che siano stati rinvenuti frammenti della camiciatura, ma neanche che sia stata verificata qualche traccia su un ramo della quercia. Lei poi dovrebbe pur sempre spiegarmi come ha fatto quel pezzo di pallottola ad arrivare a Tague dopo aver colpito un ramo (si presume abbastanza spesso e quindi rintracciabile) della quercia che si trovava a un centinaio di metri dall'uomo che rimase ferito di striscio. Se non sbaglio, però, Lei ha cambiato decisamente opinione a riguardo. Tempo fa credo di aver letto in un suo messaggio che la pallottola arrivata a Tague, dopo aver colpito l'asfalto e senza rimbalzare, aveva miracolosamente attraversato a pelo di strada il fondo dell'auto presidenziale per poi giungere nei pressi del sottopassaggio. Una performance degna della più famosa pallottola che seguì.
    Per quel che riguarda l'ARRB ho bisogno di un po' di tempo per le traduzioni. Comunque di seguito le propongo un articolo che mi piacerebbe Lei leggesse e commentasse.


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    sabatinogiuseppe59
    Post: 149
    Registrato il: 03/12/2002
    Frequentatore
    00 02/02/2004 20:03
    X DV e tutti
    Il sospetto “pacco non recapitato”: ulteriore evidenza di una congiura per incastrare Oswald?

    Il 4 dicembre 1963, circa due settimane dopo l’assassinio del presidente Kennedy, un “pacco sospetto” fu scoperto nell’ufficio postale di Irving. Esso potrebbe, benissimo, essere stato spedito come parte di uno sforzo per incastrare Oswald in anticipo per l’assassinio. Il “pacco non recapitato” era indirizzato a Lee Oswald, e fu trovato nelle giacenze dell’ufficio postale di Irving, un sobborgo di Dallas. Nessuno dell’ufficio postale sapeva da quanto tempo era là. Il pacco conteneva, a sua volta, un sacco di carta fatto interamente di dura carta marrone. Il sacco fu aperto da entrambe le estremità e misurava circa 18 pollici (45 cm) di lunghezza. Era indirizzato a Lee Oswald a un inesistente indirizzo a Dallas, senza tariffa postale sulla carta da imballo. La scoperta di questo “pacco sospetto” non fu rivelata prima del maggio 1967, quando un incompleto rapporto dell’FBI, sul pacco e il suo ritrovamento, emerse dall’Archivio Nazionale.
    Il pacco faceva parte di un piano per incastrare Oswald in anticipo?
    Anthony Summers così commenta:
    Il 4 dicembre 1963, un “pacco non recapitato” indirizzato a Oswald fu ritrovato fra le giacenze dell’ufficio postale di un sobborgo di Dallas. Era erroneamente indirizzato al 601 W. Nassaus Street, che poteva somigliare a Neches Street, che era vicino alla residenza di Oswald. Quando il pacco fu aperto risultò contenere un “sacco di carta marrone…”. Poiché è da escludere che un impiegato delle poste possa aver messo da parte un pacco indirizzato a Oswald dopo che il suo nome era diventato famoso in tutto il mondo, è ragionevole supporre che il pacco arrivò prima dell’assassinio. Chi mandò il pacco a Oswald, e perché, sono questioni particolarmente importanti, sapendo che un altro sacco di carta divenne una prova chiave. Ma il Rapporto Warren non fa menzione del misterioso pacco, e questo dimostra che non vi furono verifiche legali o ulteriori investigazioni.

    La Commissione Warren afferma che un “sacco di carta marrone” fu ritrovato nel cosiddetto “covo dell’assassino” al sesto piano del TSBD, circa un’ora dopo l’assassinio. Questo sacco, dice la Commissione, fu usato come un improvvisato astuccio per il fucile. Tuttavia, i critici hanno giustamente espresso molti dubbi sulle affermazioni della CW riguardanti il sacco di carta. Il sacco, infatti, non appare in nessuna delle foto della scena del crimine scattate al presunto covo del tiratore dopo l’assassinio. Inoltre, gli ufficiali della polizia che dissero di aver visto il sacco, diedero confuse e contraddittorie testimonianze riguardo la posizione, la grandezza e le condizioni del pacco. Alcuni dei poliziotti che ispezionarono o videro il “covo dell’assassino” dopo la sparatoria, non videro il sacco marrone. I critici sospettano che il sacco fu fabbricato dalla polizia al Book Depository, o che esso fu fatto prima della sparatoria e portato nell’edificio per essere successivamente prodotto come prova contro Oswald. Gli scettici puntano al fatto che, per qualche ragione, il sacco non fu portato fuori dall’edificio, se non tre ore dopo il presunto ritrovamento. Questi sono alcuni dei problemi connessi con le affermazioni della Commissione circa il sacco di carta.

    Il sacco di carta contenuto nel misterioso “pacco non recapitato”, aveva lo scopo di incastrare Oswald dopo la sparatoria?
    Fu spedito affinché fosse consegnato a Oswald, che lo avrebbe portato poi al TSBD, con l’intento che potesse essere trovato dopo la sparatoria, presumibilmente con le impronte di Oswald?
    Perché il sacco del “pacco non recapitato” non fu legalmente verificato?
    Perché non fu fatto alcuno sforzo per determinare chi lo aveva spedito (almeno verificando le impronte digitali)?
    Perché la Commissione Warren non menziona il pacco e il suo contenuto?
    Perché il rapporto dell’FBI era incompleto?
    Le intuizioni di Silvya Meagher su questa faccenda giustificano le seguenti considerazioni:
    Il rapporto dell’FBI non indica se l’indirizzo sul pacco fu scritto a mano o con macchina da scrivere. Ciò dimostra che non fu fatto alcuno sforzo per identificare il mittente, o di confrontare il sacco di carta e l’imballaggio esterno con i materiali del Book Depository o della residenza dei Paine.
    Come ha fatto questo sacco di carta ad arrivare all’ufficio postale di Irving? Poiché non aveva tariffa postale o il nome del mittente, era stato probabilmente abbandonato in una cassetta postale, presumibilmente con la tariffa postale a carico del destinatario. Tutto questo accadeva prima o dopo l’assassinio? Sembra certo che se esso fosse finito nelle mani delle autorità postali dopo il 22 novembre 1963, sarebbe stato immediatamente consegnato alle agenzie investigative, poiché anche il più modesto impiegato postale non avrebbe mancato di riconoscere il nome di Oswald dopo quel giorno o successivamente.
    Presumendo, come sembra ragionevole fare, che il pacco fu spedito prima dell’assassinio, si potrebbe tuttora stabilire chi lo mandò. Oswald spedì il pacco a se stesso? Sicuramente no, se non altro perché, senza alcun dubbio, conosceva perfettamente il suo indirizzo. Se l’indirizzo sul pacco era stato scritto a mano, l’FBI non suggerisce che si trattava della scrittura di Oswald. Quasi sicuramente, allora, il pacco fu spedito da uno sconosciuto che non voleva far conoscere la sua identità e le cui ragioni erano indiscutibilmente discutibili. Nessuno che non fosse implicato nell’assassinio poteva sapere che un sacco di carta sarebbe diventata una prova evidente contro un sospetto che, si disse, aveva agito da solo. Il mittente era implicato, o come complice di Oswald, oppure come membro di una congiura, non solo, per assassinare Kennedy, ma anche per incastrare un uomo innocente.
    Queste deduzioni sembrano logiche, persino inevitabili, sebbene ci sono altre circostanze che potrebbero rapportare sul misterioso pacco trovato tra le giacenze dell’ufficio postale. Le stesse deduzioni potrebbero aver condizionato gli stessi membri della Commissione Warren e il suo staff, che verificò il rapporto dell’FBI. Le implicazioni non fecero condurre ulteriori indagini, ma il rapporto dell’FBI fu semplicemente messo da parte senza ulteriori indugi.

    La logica conclusione è che il pacco fu spedito nel tentativo, comunque riuscito, di incastrare un innocente. L’FBI e i membri della CW che verificarono il rapporto giunsero alla stessa conclusione, e quindi decisero di sopprimere il documento piuttosto che fare chiarezza sulle inquietanti implicazioni date dal pacco.





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